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Pene raddoppiate e stop alla modica quantità. La bozza del DDL Salvini sulla droga

Salvini Giustizia

Raddoppio delle pene per i reati di droga e stop alla “modica quantità” per la detenzione. Sono i contenuti principali della proposta di legge leghista che il ministro dell’Interno e vicepremier Matteo Salvini e i capigruppo alla Camera e al Senato Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo hanno presentato oggi

La proposta (di cui Policy maker pubblica la bozza) prevede modifiche al codice di procedura penale e al testo unico delle leggi in materia di stupefacenti relativamente alla produzione, traffico o detenzione illecita di sostanze stupefacenti o psicotrope di lieve entità.

LA PROPOSTA LEGHISTA

Partendo dalla constatazione che il fenomeno sta assumendo “dimensioni e caratteristiche sempre più preoccupanti ed endemiche” la proposta vuole arginarlo “mediante da un lato un innalzamento delle pene edittali e, dall’altro, ad intervenire sul versante della custodia cautelare, delle misure coercitive, dell’arresto obbligatorio in flagranza e del trattamento dei reati commessi da persone tossicodipendenti”.

Nel dettaglio, l’articolo 1 interviene sull’articolo 380 del codice di procedura penale, prevedendo che l’arresto obbligatorio in flagranza avvenga per i delitti concernenti sostanze stupefacenti o psicotrope puniti a norma dell’articolo 73 del Testo unico di cui al d.P.R. 9 ottobre 1990, n. 309, espungendo la clausola di salvezza per i delitti di cui al comma 5 del medesimo articolo (ovverosia per le fattispecie di lieve entità). L’articolo 2 interviene direttamente sull’articolo 73 del citato d.P.R. aumentando dagli attuali sei mesi e quattro anni fino a tre e sei anni, i minimi e i massimi edittali per la fattispecie di produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope di lieve entità. Analogamente, la multa passa dagli attuali euro 1.032 a 10.329 fino a un minimo di euro 5.000 e un massimo di euro 20.000. Vengono infine soppressi i commi 5-bis e 5-ter dell’articolo 73, recanti il trattamento dei reati commessi da persone tossicodipendenti.

L’inasprimento sanzionatorio da tre a sei anni si riverbera sui limiti edittali previsti dagli articoli 272 e seguenti del codice di procedura penale sulle misure cautelari personali e, in particolare, dagli articoli 275, 280 e 287 del codice. L’articolo 3, invece interviene sullo strumento della confisca obbligatoria e “recependo un orientamento giurisprudenziale particolarmente rigoroso” consente la confisca obbligatoria dell’autoveicolo o di altro bene immobile registrato quando abbia semplicemente agevolato la commissione del reato e sia potenzialmente utile per la consumazione di altri delitti della stessa natura.

L’articolo 4 intende introdurre la sanzione amministrativa della revoca definitiva della patente in relazione ai gravi fatti di cui all’articolo 73 del testo unico degli stupefacenti; disciplina altresì in via cautelare la sospensione della patente già dopo la sentenza di condanna in primo grado.

SALVINI: “RADDOPPIO PIENA PER CHI SPACCIA”

“Il nostro disegno di legge – ha detto Salvini – prevede il raddoppio delle pene per chi spaccia sostanze stupefacenti, sia detentive che economiche ed entra nel merito della cosiddetta lieve entità. Tra gli operatori delle forze dell’ordine c’è frustrazione quando arrestano per la decima volta lo stesso spacciatore con la cosiddetta modica quantità a spasso nello stesso parco. Non esiste modica quantità: ti becco a spacciare, vai in carcere con le misure cautelari”.

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