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Perché Appendino è stata condannata?

Appendino

1 anno e 6 mesi è la condanna inflitta a Chiara Appendino, ma quali sono le accuse mosse contro la sindaca di Torino?

La sera del 3 giugno 2017, in piazza San Carlo a Torino, erano presenti migliaia di tifosi per vedere la finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid. Senza capire sul momento cosa stesse accadendo, improvvisamente si scatenò il panico e le persone iniziarono a scappare e spingersi finendo anche violentemente le une addosso alle altre. Il bilancio fu di 2 morti e oltre 1500 feriti.

I RESPONSABILI

A distanza di un anno si è poi scoperto che i responsabili erano stati un gruppo di ragazzi che avevano utilizzato lo spray urticante per rapinare alcuni tifosi. La “banda dello spray” è stata condannata a dieci anni e la sentenza è stata confermata in appello.

L’ACCUSA ALLA GESTIONE DELL’EVENTO

La Procura, scrive La Stampa, “ha portato a giudizio tutta la macchina organizzativa che, tra carenze, omissioni e sottovalutazioni, è stata giudicata inadeguata a una manifestazione di tale portata a cui parteciparono 40mila persone, nel cuore di Torino, senza vie di fuga, in una piazza che in una notte si è trasformata in una colossale trappola”.

LA CONDANNA AD APPENDINO

Secondo l’accusa la sindaca di Torino, Chiara Appendino, ebbe sia un ruolo istituzionale che una funzione gestionale e le accuse mosse dalla procura sono state disastro, lesioni e omicidio colposo. Il giudice l’ha quindi condannata a 1 anno e 6 mesi – due mesi in meno rispetto a quanto richiesto dal pubblico ministero Vincenzo Pacileo.

IL COMMENTO DI APPENDINO

Appendino ha così commentato il verdetto: “Accetto e rispetto la decisione del giudice, soprattutto per il ruolo istituzionale che ricopro, ma non posso non nascondere una certa amarezza, perché c’è un sindaco che paga per un gesto folle di alcuni ragazzi che sono stati condannati in appello”.

“La tesi dell’accusa – si legge in un lungo post della sindaca su Facebook – oggi validata in primo grado dalla giudice, è che avrei dovuto prevedere quanto poi accaduto e, di conseguenza, annullare la proiezione della partita in piazza. È una tesi dalla quale mi sono difesa in primo grado e che, dopo aver letto le motivazioni della sentenza con i miei legali, cercherò di ribaltare in appello perché è evidente che, se avessi avuto gli elementi necessari per prevedere ciò che sarebbe successo, l’avrei fatto. Ma così non fu e, purtroppo, il resto è cronaca”.

LA DIFESA DI APPENDINO

L’avvocato di Appendino, Luigi Chiappero, sui fatti di piazza San Carlo ha dichiarato: “Il panico che si è generato da quella situazione era sicuramente imprevedibile, non c’era una circolare emanata dagli organi competenti che parlasse di evacuazione”.

LE ALTRE CONDANNE

Oltre alla sindaca, come riportato da La Stampa, sono stati riconosciuti colpevoli e condannati – anche loro a un anno e sei mesi – l’ex questore di Torino Angelo Sanna, l’ex capo di gabinetto Paolo Giordana, il dirigente di Turismo Torino (l’agenzia che prese in carico la creazione dell’evento) Maurizio Montagnese ed Enrico Bertoletti, un professionista che si occupò di una parte della progettazione.

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