No Governo no party per Aci. Il presidente Sticchi Damiani ha annullato i festeggiamenti in pompa magna per i 120 anni dell’Automobile Club d’Italia. Cosa succede nell’associazione?
Niente festa in pompa magna per i 120 anni dell’Automobile Club d’Italia. Il programma iniziale prevedeva “una serata da trascorrere tutti insieme”, ma il Presidente Angelo Sticchi Damiani ha comunicato ai presidenti dei Club di tutta Italia la sofferta decisione di limitare le celebrazioni. Cosa lo ha spinto a questa scelta? I rapporti a dir poco tesi con il Governo.
ACI, LA LETTERA DI STICCHI DAMIANI
No Governo no party per Aci.
“Purtroppo le vicende che stanno interessando l’Automobile Club d’Italia e me stesso, in quanto Presidente rieletto, hanno indotto il mio senso di responsabilità verso l’Ente e l’intera Federazione a limitare le celebrazioni del 120° anniversario ai soli momenti istituzionali”, si legge nella lettera, riportata da La Repubblica, che il Presidente di Aci, Sticchi Damiani, ha inviato ai presidenti degli Automobile Club di tutta Italia.
Tradotto: non c’è molto da festeggiare in questo momento perché tira una brutta aria tra il numero 1 dell’associazione e il Governo.
GOVERNO VS ACI E STICCHI DAMIANI
Le indagini giudiziarie che hanno coinvolto Sticchi Damiani sembrano aver raffreddato i rapporti con il governo, sebbene il presidente dell’Aci sia stato prosciolto a novembre 2024 “perché il fatto non costituisce reato”. L’ultimo attacco alla poltrona del numero 1 dell’associazione è l’emendamento correttivo recentemente inserito nel cosiddetto “decreto Emergenze”, che prevede nuove elezioni negli enti pubblici con natura di federazione sportiva e la possibilità per il governo di nominare un commissario.
PERCHE’ E’ IMPORTANTE?
Il deterioramento dei rapporti tra Governo e Sticchi Damiani è un dato rilevante poiché storicamente la poltrona di numero 1 dell’Aci comporta anche una certa influenza sulle politiche governative relative ai trasporti e all’automobilismo. Influenza che Sticchi Damiani potrebbe aver perso. L’inserimento in Legge di Bilancio di un contributo a carico dell’Aci di 50 milioni all’anno dal 2025 sembra essere un primo indizio.
LE ACCUSE E IL PROSCIOGLIMENTO
Facendo un passo indietro, il presidente dell’Automobile Club d’Italia (Aci) era stato indagato con l’accusa di aver presentato autocertificazioni false sui redditi derivanti da cariche pubbliche tra il 2017 e il 2020, superando il tetto massimo di 240.000 euro previsto per i dirigenti pubblici grazie a contributi di diverse società legate all’Aci. Accuse che non gli hanno impedito di essere riconfermato presidente dell’Aci per il quadriennio 2025-2028 con una vittoria bulgara (90%).
IL PROGRAMMA DEI FESTEGGIAMENTI
Salta il party serale di giovedì. Il nuovo programma delle celebrazioni dei 120 anni di Aci prevede per la mattina un’udienza privata con Papa Francesco con i presidenti degli Automobile Club. Successivamente, presso la sede romana dell’associazione si terrà la cerimonia di presentazione del francobollo celebrativo, emesso dal ministero delle Imprese e del made in Italy. Nota di colore: la Repubblica riporta che per gli invitati fuori sede sarebbe incluso il pernottamento gratuito presso un hotel 5 stelle della Capitale.