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Quanto pesa la guerra tra Russia e Ucraina sull’economia italiana secondo Visco
La guerra colpirà duramente la nostra economia e si è imposta al centro della Relazione annuale sul 2021 di Ignazio Visco, numero 1 di Bankitalia
Tutte le previsioni economiche di stampo ottimistico di qualche mese fa sono state spazzate via con l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia di Vladimir Putin. Difficile, al momento, parlare di rimbalzi e di ripresa post covid e ci sono pure diversi dubbi sugli effetti benefici del PNRR, i cui fondi, paventano alcuni analisti, potrebbero persino essere distolti dalle riforme per coprire gli aiuti straordinari a famiglie e imprese.
VISCO: LA GUERRA PORTA INCERTEZZA
La parola d’ordine, al momento, è incertezza e lo ha confermato anche il Governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, nel presentare le Considerazioni finali in occasione della pubblicazione della Relazione annuale sul 2021. “La guerra ha radicalmente accentuato l’incertezza”, ha spiegato, “l’attività produttiva si è indebolita nel primo trimestre, dovrebbe rafforzarsi moderatamente in quello in corso. In aprile valutavamo che il prolungamento del conflitto in Ucraina avrebbe potuto comportare circa 2 punti percentuali in meno di crescita, quest’anno e il prossimo”.
DA EVITARE UN MONDO “IN BLOCCHI”
In un periodo simile è difficile fare previsioni macroeconomiche. Di certo, Visco sottolinea come una “divisione del mondo in blocchi” per via della guerra “rischierebbe di compromettere i meccanismi che hanno stimolato la crescita e ridotto la povertà a livello globale”, colpendo specialmente i Paesi più deboli, dice ancora il governatore della Banca d”Italia, secondo cui “una frammentazione lungo confini definiti da pur necessarie considerazioni di sicurezza politica, potrebbe avere conseguenze assai negative per le economie di minori dimensioni”.
SERVONO INTERVENTI TEMPORANEI, MA OCCHIO AL FARDELLO DEL DEBITO
Il governatore di Bankitalia invita a prendere le misure necessarie a evitare la “riconcorsa fra prezzi e salari”. Data l’eccezionalità del periodo per via della guerra in Ucraina, per Visco sarebbero invece opportuni “interventi di bilancio di natura temporanea e calibrati con attenzione alle finanze pubbliche” per contenere i rincari delle bollette energetiche e sostenere il reddito delle famiglie. Certo è, non manca di segnalare il numero 1 della Banca d’Italia, che in momenti come questi, di gravità insolita, “l’elevato debito pubblico espone la nostra economia ad ampi rischi, inclusi quelli connessi con la volatilità dei mercati”. E sottolinea che “il ricorso al debito per finanziare nuovi programmi pubblici – tranne per quanto necessario per fare fronte a situazioni di reale emergenza – va evitato”.
Al momento, nota Visco, segnali di “trasmissione delle pressioni dai prezzi alle retribuzioni” non si sono registrati. “L’aumento dei prezzi delle materie prime importate è una tassa ineludibile per il Paese”, aggiunge poi Visco e precisa che “l’azione pubblica può ridistribuirne gli effetti tra famiglie, fattori di produzione, generazioni presenti e future; non può annullarne l’impatto d’insieme”.
COME STA IL SISTEMA BANCARIO ITALIANO?
Per quanto riguarda il comparto bancario, Visco rassicura, spiegando che la situazione delle banche italiane è “complessivamente non negativa”, ma la guerra in Ucraina e i problemi di approvvigionamento delle materie prime che causano un rallentamento del PIL consigliano di “operare con prudenza” sulla “classificazione dei prestiti, accantonamenti e distribuzione degli utili”.
VISCO: PER AFFRONTARE LA GUERRA ANCHE ABBANDONO TASSI NEGATIVI
La congiuntura risulta “sostanzialmente mutata negli ultimi mesi. Scongiurato il rischio di deflazione e superato l’impatto della pandemia sulla domanda finale, non vi sono più preclusioni all’abbandono della politica di tassi ufficiali negativi”. “Il rialzo, che la Bce potrà decidere di avviare nell’estate, dovrà procedere tenendo conto della incerta evoluzione delle prospettive economiche. Per far fronte a esigenze in rapida evoluzione, particolare attenzione andrà dedicata ad assicurare che il processo avvenga in modo ordinato”, chiosa.