Banchieri e imprenditori ancora al centro della finanza italiana, occhi puntati su scena e retroscena…
Ecco come la Ragioneria di Stato ha bloccato la scalata dei dirigenti locali
Un parere firmato da Biagio Mazzotta conferma il freno al passaggio dei dirigenti locali di Comuni e Regioni al rango statale
Niente scalata. I dirigenti locali, quelli comunali e regionali, non potranno essere promossi su scala statale.
Ecco perché.
NIENTE PROMOZIONE PER I DIRIGENTI
A bloccare il passaggio è stato un parere a firma Biagio Mazzotta, Ragioniere generale e da qui è nato lo “scontro” tra il Mef e il Dipartimento della Funzione pubblica.
Riferimenti normativi mancanti, così come assenza di riscontro giurisprudenziale sono gli argomenti utilizzati da Mazzotta per motivare lo stop. In più, c’è il rischio di favorire rivendicazioni (anche economiche) da chi ricopre ruoli equivalenti.
Il tentativo, dunque, va a monte – come ricorda tra l’altro il Messaggero – dopo che già l’ex premier Matteo Renzi si era visto respingere dalla Corte Costituzionale il tentativo di riforma promosso dalla ministra Madia.
CHE COSA C’ENTRA L’INAIL
Questo tete-a-tete ministeriale parte dal caso Inail, più precisamente da Andrea Tardiola, ex segretario generale del Lazio e oggi dg proprio dell’Istituto. Il quale aveva richiesto il riconoscimento dei sette anni a via della Pisana per passare “in prima fascia” come dirigente statale. “Uno scontro in piena regola tra ministeri che imbarazza il governo”, scrive il Fatto Quotidiano.
Non vale, dunque, la regola dei cinque anni per il passaggio perché a livello locale non esistono le fasce. Eppure, proprio colui che adesso potrebbe prendere il posto di Tardiola, cioè Marcello Fiori del dicastero di Paolo Zangrillo, aveva dato l’ok alla scalata.
Oltre alle motivazioni giuridiche e economiche sopra citate, infine, c’è anche una questione di merito per il Mef. Infatti, gli incarichi di uffici dirigenziali generali a livello statale hanno durata triennale e questo significa che per avvalorare il requisito dei cinque anni occorre un giudizio amministrativo positivo.