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Quali sono i veri obiettivi di Salvini alle Europee?
Domenica a Firenze si riuniranno gli alleati europei della Lega. Tutti i protagonisti e i dettagli sulla kermesse presentata da Matteo Salvini presso la sede della stampa estera a Roma
Mancano più di sette mesi alle prossime elezioni europee ma la tela delle alleanze è già in corso di tessitura. Anche per la Lega di Matteo Salvini che farà da padrone di casa all’evento fiorentino presso la Fortezza da Basso questa domenica ospitando l’intero gruppo di Identità e democrazia (Id), di cui fanno parte tra gli altri il Rassemblement National di Marine Le Pen e il Pvv del neo-vincitore delle elezioni olandesi Geert Wilders.
Vediamo nel dettaglio la mappa di queste alleanze continentali del Carroccio e chi parteciperà all’evento presentato oggi a Roma presso la sede della stampa estera.
DOMENICA A FIRENZE SI RIUNISCE IDENTITA’ E DEMOCRAZIA
Ci sarà Marine Le Pen, grande amica di Salvini e leader del RN (Rassemblement National). A confermarlo lo stesso vicepremier italiano. Le Pen si collegherà via video, però. Mentre parteciperà in presenza Geert Wilders, il leader dell’estrema destra del Pvv olandese e premier in pectore appena uscito vincitore dalle urne nederlandesi.
In tutto, saranno quattordici le delegazioni partitiche presenti. E, ha detto Salvini elogiando la kermesse, pensiamo “che il gruppo Identità e Democrazia” – dopo le europee di giugno 2024 – “sarà sicuramente più forte”.
Gli altri membri di Id sono tra gli altri il Fpo austriaco, AfD in Germania, l’Spd ceco.
PER SALVINI (LEGA) SERVE RIUNIRE LA DESTRA ANCHE IN EUROPA
“Alle elezioni europee il gruppo Identità e democrazia sarà più forte. L’obiettivo è essere determinanti [anche in Europa] superando veti incomprensibili che arrivano dal “centrodestra”, ha poi detto Salvini spostando l’asse su ciò che si aspetta dai suoi alleati di governo, Fdi e Fi. La Lega punta forte su Id per “riunire tutto il centrodestra europeo, oggi diviso in tre. Io non sono in competizione con Meloni o Tajani, l’obiettivo è stare tutti insieme. Dispiacerebbe se qualcuno preferisse il centrosinistra”. Di più: “Spero che nessuno preferisca Macron a Le Pen o i socialisti a Wilders o AfD”.
E poi, allontanando i timori dei più scettici sul suo progetto: “Nessun cantiere nero. Si esporrà un’idea di un’altra Europa. Il tema centrale sarà la libertà”. Si parlerà di lavoro, sicurezza, libertà economica e di spostamento. “Il mio appello e impegno perché dal 10 giugno centrodestra, non solo italiano ma europeo, si riunisca. Sentire dire ora ‘non governerò mai con Le Pen o Wilders’, non mi sembra costruttivo”.
QUALI SONO I SUOI VERI OBIETTIVI?
Dunque per Salvini si può replicare il ‘governo italiano’ (che “lavora bene, è solido, ottiene risultati, conto che arrivi a fine mandato nel 2027”) anche in Ue, in sostanza. Come? Abbandonando “le follie dell’ideologia green che non so perchè i Popolari hanno votato”, declinando il tema sicurezza in contrapposizione alla “presenza in Europa di un Islam estremista e fanatico”, e difendendo “la libertà d’espressione” contro il linguaggio della sinistra woke europea, quello del politically correct. “Chi vota per noi sa che non vedrà mai la Lega in maggioranza con i socialisti: siamo disponibili a fare maggioranze solo di centrodestra”. Ci riuscirà? I presupposti scarseggiano.
Ma soprattutto, considerati i ripetuti niet del Ppe ad accogliere quella che viene ribattezzata l’estrema destra e le reticenze dei Conservatori europei, è davvero questo l’obiettivo di Salvini? O è un tentativo per mettere in difficoltà la premier Meloni – attirata dalle sirene di un bis della commissione von der Leyen – colpendola sulla coerenza e per attirarsi così le simpatie di chi non voterebbe mai un’alleanza con Macron o Scholz? E sullo sfondo c’è forse anche l’ambizione di superare in Europa con il gruppo ‘Identità e democrazia’ quello di Ecr guidato dalla stessa Meloni?