A pochi mesi dal Festival di Sanremo, nei corridoi di viale Mazzini si moltiplicano voci di un riassetto ai vertici del Prime Time
Sanremo potrebbe far partire un valzer di poltrone nella Rai. A pochi mesi dall’avvio della macchina per la prossima edizione del Festival più famoso d’Italia, nei corridoi di via Asiago si moltiplicano indiscrezioni e sussurri su un possibile valzer di poltrone ai vertici dell’intrattenimento.
Un riassetto che avrebbe un peso non solo televisivo ma anche politico e che potrebbe aprire la strada al ritorno di Amadeus in “Mamma Rai”. Intanto, al risiko delle poltrone si aggiunge il braccio di ferro con il Governo per il taglio di 30 milioni di euro di risorse in 3 anni.
SANREMO FA PARTIRE IL VALZER DI POLTRONE IN RAI
Williams Di Liberatore sarebbe pronto a lasciare la direzione dell’Intrattenimento Prime Time già a gennaio, secondo i rumors più insistenti. La poltrona più importante della struttura che governa l’intera offerta di intrattenimento serale del servizio pubblico – a partire dal Festival – potrebbe passare di mano tra meno di un mese o subito dopo Sanremo 2026, secondo quanto riporta il Messaggero.
L’addio di Di Liberatore potrebbe aprire le porte al ritorno di Stefano Coletta, figura chiave della Rai prima dell’avvento del Governo Meloni e regista, insieme ad Amadeus, dei Festival dal 2020 al 2023.
CHI E’ COLETTA
Chi è l’uomo che potrebbe riportare Amadeus in Rai dopo i fasti degli anni passati. Stefano Coletta, ex direttore di Rai3, fu nominato nel 2020 direttore di Rai1 in quota Pd, per poi assumere la guida dell’Intrattenimento Prime Time con la riorganizzazione aziendale. L’avvento del Governo Meloni coincise con la sua uscita di scena. A suo posto furono nominati i due direttori in quota Lega Marcello Ciannamea e poi, lo scorso marzo, Di Liberatore. Nel frattempo, Coletta venne retrocesso alla direzione Distribuzione.
Un cambio di poltrone che contribuì a convincere Amadeus a cambiare aria per approdare a Warner Bros. Un addio carico di polemiche, seguito però da un’accoglienza tiepida da parte del pubblico sulle nuove reti, che ha ridimensionato il peso televisivo dello showman. Il possibile ritorno di Coletta potrebbe essere il tassello di una più ampia operazione, orchestrata dal Governo, per riconciliarsi con il passato recente della Rai e con Amadeus.
LA REAZIONE A CATENA DELLE POLTRONE RAI
Il cambio ai vertici di Prime Time innescherebbe una vera e propria reazione a catena. Di Liberatore, molto vicino al consigliere anziano con funzioni di presidente Antonio Marano, troverebbe subito un’altra poltrona nell’intrattenimento Day Time. La sua nomina provocherebbe un terremoto.
L’attuale direttore Angelo Mellone, caro a Fratelli d’Italia sarebbe destinato a prendere il posto di Paolo Del Brocco come amministratore delegato di RaiCinema.
IL GOVERNO TAGLIA 30 MILIONI ALLA RAI
A complicare ulteriormente il quadro arriva la partita delle risorse. Il governo ha messo nero su bianco una riduzione complessiva di 30 milioni di euro in tre anni per la Rai derivanti all’abbonamento per gli esercizi commerciali, al netto dei 110 milioni annui già destinati al Fondo per il pluralismo e l’innovazione digitale.
Per compensare il taglio, l’azienda dovrà procedere a una nuova “razionalizzazione dei costi di funzionamento e di gestione”. Una decisione che starebbe portando il Consiglio di amministrazione della tv pubblica a rivalutare alcuni grandi eventi. Tra i primi appuntamenti a rischio, secondo fonti interne, ci sarebbe lo storico Concerto del Primo Maggio in piazza San Giovanni in Laterano a Roma.

