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Sblocca cantieri, maggioranza ancora divisa
Oggi confronto con parti sociali, dl Sblocca cantieri forse mercoledì (se Conte trova accordo). Tensione Lega-M5s su commissari
Dovrebbe arrivare in Consiglio dei ministri mercoledì prossimo il decreto “sblocca-cantieri” su cui sta lavorando il governo per accelerare le opere pubbliche. Il condizionale, però, è d’obbligo perché ci sono ancora nodi politici da sciogliere. Il vicepremier Matteo Salvini vuole la massima rapidità per dare un segnale alle imprese, il M5s teme un “commissariamento” del suo ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli.
PARTI SOCIALI CONVOCATE A PALAZZO CHIGI
Oggi a Palazzo Chigi il premier Giuseppe Conte, il ministro per lo Sviluppo economico e vicepremier Luigi Di Maio e lo stesso Toninelli hanno convocato le parti sociali, per un confronto sul provvedimento. Al tavolo, in tre diversi appuntamenti, sono arrivati Regioni, Anci e Upi in rappresentanza degli Enti locali; imprese (Confindustria, Cna e Confartigianato), e sindacati Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Usb, Confsal, Confael.
DECARO (ANCI): “SEMPLIFICAZIONE SOPRATTUTTO PER I PICCOLI COMUNI”
“Abbiamo chiesto norme di semplificazione soprattutto per i piccoli Comuni. Abbiamo chiesto di valorizzare le stazioni uniche appaltanti e gli strumenti di aggregazione tra Comuni. Di semplificare le progettazioni perché non sia necessario arrivare a progetti esecutivi per le manutenzioni ordinarie.
Infine abbiamo chiesto di reintrodurre l’appalto integrato, soluzione importante per i Comuni che hanno scarse risorse umane ed economiche per la progettazione esecutiva”, ha spiegato al termine dell’incontro il presidente dell’Anci Antonio Decaro. Anche le imprese chiedono di spingere sull’acceleratore.
BUIA (ANCE): SERVONO “MISURE CONCRETE RAPIDAMENTE”
Il settore delle costruzioni è “allo stremo” e ha bisogno “rapidamente di misure concrete”, di passare “dalle parole ai fatti”, ha dichiarato Gabriele Buia, presidente dell’Ance, l’associazione dei costruttori di Confindustria . “Mi aspetto – ha aggiunto – di vedere una risposta chiara e precisa la prossima settimana con l’approvazione del decreto”.
NODO NOMINA COMMISSARI
Nel corso dell’incontro, spiegano i partecipanti, non è stato però mostrato il testo del provvedimento, neanche in versione di bozza. Questo perché nella maggioranza ancora un accordo non c’è. Quel che si sa è che ci dovrebbe essere una prima revisione del Codice degli appalti, con l’obiettivo di semplificare le procedure. Un intervento importante che però non può essere determinante. Per questo il “cuore” del provvedimento sarà la nomina di un commissario per ogni opera da sbloccare. E proprio questo è il motivo del contendere. Un commissario, infatti, può avere poteri relativi oppure amplissimi, come avviene nel caso della gestione delle emergenze. Il timore dei pentastellati, spiega una fonte di governo, è che sia in atto un tentativo di delegittimare Toninelli e di togliergli poteri, vista anche la proposta “provocazione” di un supercommissario nazionale alle Infrastrutture lanciata nei giorni scorsi dal sottosegretario leghista ai Trasporti Armando Siri, che Di Maio e i suoi non hanno assolutamente gradito. A Conte il compito di trovare la quadra su un provvedimento nel quale ha personalmente scommesso un bel pezzo di credibilità politica.