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Commissioni parlamentari: scontro nella maggioranza per la partita sulle presidenze

Referendum Taglio Parlamentari

13 commissioni parlamentari al M5S, 7 alla Camera e 6 al Senato. 9 al Pd, di cui cinque a Montecitorio e quattro a Palazzo Madama. 4 (2 e 2) a Iv e 0 a Leu. La Lega tiene Agricoltura e Giustizia al Senato

Durante la scorsa notte, al termine di una giornata di grande tensione, è stato aggiornato il punteggio della partita sulle commissioni parlamentari. Tra accuse incrociate, sospetti reciproci e sorprese dell’ultimo minuto i partiti hanno fatto i conti. A “bocca asciutta” rimane solo Liberi e Uguali (Leu). Il Movimento 5 Stelle (M5S) incassa 13 presidenze, 7 alla Camera e 6 al Senato, perdendone una rispetto all’accordo siglato precedentemente all’interno della maggioranza. Il Partito Democratico (Pd) fa il pieno e ottiene 5 presidenze di commissione alla Camera e 4 al Senato. Anche Italia Viva (Iv) incassa tutte e 4 le presidenze concordate: 2 alla Camera e 2 al Senato. Quello che doveva essere un accordo politico solido, nella notte di ieri è dunque saltato. L’intesa tra Pd, M5S, Leu e Iv non ha retto alla prova del voto segreto. A pagarne il prezzo è stato l’ex presidente del Senato Pietro Grasso, a cui era stata destinata la guida della commissione Giustizia a Palazzo Madama, finita all’avvocato leghista Andrea Ostellari. Quella delle commissioni parlamentari è una partita cruciale perché chi le presiede può orientare i lavori, influire sul calendario ed esercitare un potere politico determinante quando si creano divisioni.

PRESIDENTI COMMISSIONI CAMERA

Alla Camera era stato eletto presidente della commissione Giustizia Catello Vitiello di Italia Viva, che però ha poi rinunciato all’incarico rimettendo in pista il pentastellato Mario Perantoni. Le commissioni della Camera andate al Movimento 5 Stelle sono sette: Giuseppe Brescia agli Affari Costituzionali, Gianluca Rizzo alla Difesa, Vittoria Casa alla Cultura, Marialucia Lorefice agli Affari Sociali, Filippo Gallinella all’Agricoltura e Sergio Battelli alle Politiche Ue. Il Pd si aggiudica 5 commissioni, ma per ora gli unici nomi sicuri sono quelli di Fabio Melilli al Bilancio, della vicepresidente del Pd Debora Serracchiani al Lavoro e dell’ex ministro del commercio internazionale Piero Fassino agli Esteri. Inoltre devono ancora essere nominati i presidenti delle commissioni Ambiente e Attività produttive. Due commissioni per Italia Viva, con 26 voti a suo favore, il deputato ed ex consigliere economico di Renzi e Gentiloni Luigi Marattin è stato eletto presidente della commissione Finanze nella notte. La giornalista Raffaella Paita è il nome per la commissione Trasporti.

PRESIDENTI COMMISSIONI SENATO

Al Senato i problemi riguardano la nomina in commissione Agricoltura. La Lega ha confermato la poltrona a Gianpaolo Vallardi, mentre è stato battuto il candidato avversario del M5S, Pietro Lorefice. Vallardi ha ottenuto 12 voti mentre Lorefice 10, più una scheda bianca. I malumori, trascinati da giorni, sono esplosi al momento del voto anche nella commissione Giustizia. Resta in mano alla Lega con la conferma di Andrea Ostellari, presidenza che secondo gli accordi sarebbe toccata a Grasso di Leu. Le commissioni del Senato sono state così ripartite. Al M5S vanno sei presidenze: Bilancio a Daniele Pesco, Esteri a Vito Rosario Petrocelli, Lavori Pubblici a Mauro Coltorti, Industria a Gianni Girotto, Lavoro a Susy Matrisciano, Ambiente a Vilma Moronese. Quattro commissioni per il Pd con il toscano Dario Parrini agli Affari Costituzionali, l’ex ministra Roberta Pinotti alla Difesa, Luciano D’Alfonso alle Finanze e Dario Stefano alle Politiche Ue. Due commissioni per Italia Viva con l’ex PSI Riccardo Nencini alla Sanità e Annamaria Parente alla Cultura.

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