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Sulle intercettazioni non c’è intesa nel Governo

Previsto per domani il vertice sulla giustizia dove tra gli argomenti sul tavolo ci sarà anche quello delle intercettazioni sul quale l’intesa tra Lega e M5S sembra essere lontana.

Parteciperanno oltre al Ministro della giustizia Alfonso Bonafede il ministro Giulia Bongiorno, che nella Lega ha il controllo totale sul dossier giustizia, il vicepremier Matteo Salvini ed il premier Giuseppe Conte.

Dopo mesi di attesa il Guardasigilli avrà l’occasione di presentare a palazzo Chigi un vero e proprio capitolato di riforme che vanno dalla modifica del processo penale ai meccanismi di nomina del Csm. Nulla, invece, sulle intercettazioni, anche se appena insediato il ministro aveva rinviato il decreto legislativo del suo predecessore Orlando che regolava l’uso dei trojan e istituiva una sorta di udienza filtro per eliminare il gossip. A fine luglio la proroga scade, ma pare essere pronto un nuovo rinvio.

LA POSIZIONE DEL GUARDASIGILLI

Il ministro Alfonso Bonafede nei giorni scorsi in un’intervista al Fatto Quotidiano ha dichiarato che “il diritto all’informazione non può essere limitato” e che sui giornali è giusto che finisca ciò che ha rilevanza pubblica lasciando intendere che non verrà sanzionato il cronista che citi atti giudiziari anche segreti.

Pertanto, da quanto emerge il ministro Bonafede pare non voglia modificare l’art. 684 c.p nel quale è previsto che la pubblicazione arbitraria di atti giudiziari costituisce illecito penale ma può essere “oblata” attraverso il pagamento di un’ammenda che va da 51 a 258 euro, norma che nella prassi viene disapplicata data la sua irrilevanza.

IRRISOLTE LE PERPLESSITÀ DELLA LEGA

La Lega in più occasioni ha invocato la necessità di intervenire sul tema delle intercettazioni. Il vicepremier Salvini, riferendosi alla pubblicazione delle intercettazioni che hanno scosso il CSM, aveva definito “incivile leggere sui giornali le intercettazioni” .

Oggi intervenendo all’assemblea di Confartigianato il vicepremier ha dichiarato che serve “una riforma della giustizia che garantisca tempi certi e consegni al mondo delle imprese un paese sano”. “Siamo l’unico paese al mondo in cui ci sono magistrati che intercettano altri magistrati”.

Il ministro Giulia Bongiorno qualche giorno fa aveva invocato “sanzioni per chi pubblica trascrizioni gossip”. Appare difficile però per la Lega spingersi troppo in là con una battaglia che agli occhi dell’opinione pubblica per ora appare un tentativo di mettere un bavaglio alla stampa.

IL RUOLO DEL PREMIER

Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che domani parteciperà al vertice, sulla giustizia avrà il ruolo da mediatore, ha infatti chiesto che la riforma venga ponderata bene: “non possiamo intervenire per reazioni emotive”.

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