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Supportare le infrastrutture strategiche per rendere il Paese meno vulnerabile agli shock esterni. Le mosse di SACE
I porti, insieme ad aeroporti e ferrovie, saranno le infrastrutture che cresceranno maggiormente nei prossimi 5 anni. SACE ha recentemente sostenuto l’ammodernamento e lo sviluppo di quattro strutture portuali italiane, hub strategici per il nostro export e storici crocevia degli scambi commerciali del nostro Paese. I dettagli.
La pandemia prima e la guerra poi, ma anche la carenza di chip che ha messo in ginocchio tutti i comparti industriali hi-tech, ci stanno dimostrando come la globalizzazione sia senz’altro positiva per gli affari, ma le filiere internazionali espongano il Paese, nei periodi più turbolenti, alla possibilità di shock esterni.
SACE, il gruppo assicurativo-finanziario italiano, direttamente controllato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, specializzato nel sostegno alle imprese e al tessuto economico nazionale, interviene a sostegno anche di progetti strategici, ovvero quelli che per l’economia italiana sono particolarmente importanti sotto il profilo dell’internazionalizzazione, della sicurezza economica e dell’attivazione di nuovi processi produttivi e occupazionali, col duplice obiettivo di rendere il sistema Paese maggiormente competitivo e di scudarlo da possibili shock esogeni, sempre più frequenti e imprevedibili nell’attuale contesto economico.
Come riportato nel Focus On “Ieri, oggi e domani: le infrastrutture in Italia” elaborato dall’Ufficio Studi di SACE, i porti, insieme ad aeroporti e ferrovie, saranno le infrastrutture che cresceranno maggiormente nei prossimi 5 anni (+3,8% in media l’anno) e su cui si concentreranno gli investimenti, trainati dalla spinta al green e alla transizione energetica. Si spiega perciò perché il Gruppo di recente abbia deciso di supportare quattro progetti relativi all’ammodernamento e allo sviluppo di strutture portuali italiane, hub strategici per il nostro export e storici crocevia degli scambi commerciali del nostro Paese.
I progetti hanno coinvolto strutture portuali dislocate in tutto il Paese, a partire da uno dei porti più antichi in Italia, quello di Genova Sestri Ponente. L’intervento di SACE, insieme a Banco BPM e UniCredit, ha consentito l’emissione di una fideiussione in favore dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale per un valore di 47 milioni di euro, che consente a RCM Costruzioni di ottenere l’anticipazione contrattuale necessaria ad attivare e velocizzare la realizzazione dei lavori di rinnovamento dell’area portuale. Il contratto, dal valore complessivo di 338 milioni di euro, prevede in particolare la progettazione e la realizzazione di lavori di adeguamento alle norme in materia di sicurezza e la razionalizzazione dell’accessibilità dell’area portuale industriale di Genova Sestri Ponente.
Spostandoci a Est, SACE è intervenuta a sostegno del porto di Trieste, il porto italiano più grande per traffico di merci, in un progetto che prevede la realizzazione di un nuovo polo logistico e la riqualificazione delle attività industriali e portuali, compreso il recupero ambientale e la riconversione del’area di Servola, da anni dismessa. SACE ha garantito un finanziamento da 20 milioni di euro, erogato da BNL BNP Paribas e UniCredit, a favore di Icop, storica azienda friulana specializzata nell’ingegneria del sottosuolo, destinato all’acquisizione delle quote di Finarvedi, la società concessionaria dell’area nella quale verrà realizzato il nuovo polo logistico infrastrutturale.
Guardando al Sud, SACE ha supportato il piano di investimenti 2022-2030 di Salerno Container Terminal, uno dei principali operatori dell’area portuale di Salerno. Nello specifico SACE ha garantito un finanziamento da 5 milioni di euro, erogato da Intesa Sanpaolo, che sarà destinato a rafforzare la posizione dell’azienda, in una realtà portuale che ha registrato una forte ascesa negli ultimi anni per quanto riguarda il traffico merci.
Anche il porto commerciale di Marghera, nell’area di Venezia, è stato protagonista di un intervento recente. SACE ha garantito un finanziamento, erogato da Intesa Sanpaolo, a favore di Alkeemia, azienda tra i leader mondiali nella chimica del fluoro, per l’acquisto di macchinari di ultima generazione, più efficienti, meno energivori e con minor impatto ambientale. L’obiettivo è di promuovere un progetto di transizione ecologica dell’azienda che opera nell’area portuale, finalizzato a ridurre il suo impatto ambientale con l’adozione di processi più sostenibili. Questa operazione rientra nell’ambito delle garanzie green di SACE, destinate a supportare progetti che hanno la finalità di agevolare il passaggio verso un’economia a minor impatto ambientale.