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Vi spiego perché il MEF sbaglia ancora una volta su Ita. Intervista ad Andrea Giuricin

Ita Airbus

Tutti i nodi da sciogliere sulla vendita di Ita secondo Andrea Giuricin, economista dei trasporti, ceo di TRA Consulting e professore presso l’Università Southern California.

 

Ita Airways sarà venduta, in parte, al consorzio formato da Certares Management Llc, Delta Airlines Inc. e Air France-Klm S.A. Un passo necessario e dovuto, visto i conti dell’azienda, che però lascia “perplessi” sostiene Andrea Giuricin, economista dei trasporti, ceo di TRA Consulting e professore presso l’Università Southern California.

I nodi da sciogliere sono tanti. Uno su tutti: “Chi avrà il controllo di Ita? Un fondo extra-UE come Certares?”, commenta Giuricin a Policy Maker.

L’annuncio del Mef

“Il Ministero dell’economia e delle finanze – si legge in una nota del MEF – comunica che, ad esito della procedura disciplinata dal DPCM 11 febbraio 2022 e finalizzata alla cessione del controllo di ITA S.p.A., sarà oggi avviato un negoziato in esclusiva con il consorzio formato da Certares Management LLC, Delta Airlines Inc. e Air France-KLM S.A., la cui offerta è stata ritenuta maggiormente rispondente agli obiettivi fissati dal DPCM”.

“Alla conclusione del negoziato in esclusiva, si procederà alla sottoscrizione di accordi vincolanti solo in presenza di contenuti pienamente soddisfacenti per l’azionista pubblico”, aggiunge la nota.

Il nodo quote

Poche le info che trapelano dal comunicato. “Dal comunicato non emerge l’accordo sulle quote azionarie eventuali di Delta Airlines e Air France-KLM. A detenere il controllo di Ita sarà dunque un fondo extra-UE come Certares? Se ricordiamo questo era lo stesso problema che caratterizzava l’offerta di Ethiad”, commenta Giuricin.

“Aspettiamo delle risposte dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, ma nel frattempo possiamo precisare che Air France-KLM non può fare acquisti superiori al 9,99% perché ha ricevuto aiuti statali a fronte dell’emergenza Covid. Aiuti che ancora non ha restituito”.

Italia resta al controllo?

Se un fondo extra-europeo non può prendere il controllo di una compagnia aerea italiana e se Delta e Air France avranno un ruolo marginale, dunque, sarà lo Stato italiano a mantenere il controllo di Ita. “Il rischio – spiega l’economista – è che ci ritroviamo nuovamente soli ad affrontare le avversità. Si tratterebbe di una scelta politica quella appena fatta dal MEF, che potrebbe anche andare bene al prossimo Governo, ma che lascia perplessi sulla sostenibilità di lungo periodo”.

Conti in rosso

Come a dire che anche in futuro a dover metter mano al portafoglio sarà principalmente lo Stato italiano, dunque. Cosa che preoccupa dal momento che, spiega Andrea Giuicin, “i conti di Ita sono messi male. La società ha perso mezzo miliardo di euro in 8 mesi. È un’azienda che fa fatica a rialzarsi e l’autunno in vista non aiuta”.

L’opzione scartata Msc- Lufthansa

Bisognava scegliere la cordata scartata, Msc-Lufhtansa, dunque? “Solo il tempo potrà darci le risposte. Certo è che con l’acquisto da parte di Msc e di Lufthansa la compagnia italiana aveva l’occasione di entrare a far parte di un grande gruppo, con lo Stato che avrebbe controllato solo il 20% della compagnia. Una scelta sicuramente più sostenibile economicamente”.

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