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Wang Yi a Roma, ecco chi vedrà il capo della diplomazia cinese
Tutto ciò che sappiamo sul tour europeo del capo diplomatico di Pechino. La sfida strategica Usa-Cina passa dal Vecchio Continente
Tra Stati Uniti e Cina c’è l’Europa. La sfida strategica tra le superpotenze del XXI° secolo, Russia permettendo, passa inevitabilmente dal Vecchio Continente. In questo contesto si inserisce il viaggio di Wang Yi a Roma e non solo, in questi giorni.
Tutti i dettagli.
IL TOUR EUROPEO
Il capo della diplomazia del Dragone, già ministro degli Esteri, è arrivato in Europa nel giorno di San Valentino. Parigi, oggi Roma, poi Monaco (per la Conferenza sulla sicurezza), quindi Budapest e Mosca.
Le tappe di Wang Yi di questi giorni sono tante, sono già iniziate e non per caso sono partite dalla Ville Lumière. Come scriveva due giorni fa Giulia Pompili sul Foglio, tutto riconduce all’intervista al Global Times dell’ambasciatore di Pechino in Francia: Macron è l'”amichetto” del momento in Europa per Xi Jinping. Per meglio dire, in termini geopolitici, il partner prediletto.
Certo, non tanto quanto Viktor Orban, forse. Primo fan del presidente cinese da queste parti del mondo.
LA TAPPA DI ROMA
La tappa romana, specificava Pompili, servirà a chiarire la questione Via della Seta (ufficialmente denominata Belt and Road Initiative). Roma, si ricorderà, è stata la prima firmataria del dossier strategico pechinese in Occidente e va – dal punto di vista del Dragone – rinnovata l’intesa durante quest’anno prima della scadenza nel 2024. Il governo Meloni, sulla linea di quello precedente, però, ha iniziato con le migliori intenzioni atlantiste e quindi vicine anche alla causa taiwanese. Non proprio la miglior prospettiva, per Pechino, per rimanere “amichetti” fedeli con Roma.
“Voglio essere molto chiaro: Taipei deve rimanere così com’è. Questo non significa che noi non vogliamo avere relazioni con la Cina, la Cina è un competitor strategico”, ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani in un discorso all’università della Capitale Luiss.
Mentre all’Ansa, ricorda oggi Gianluca Modello su Repubblica, il neo ambasciatore cinese in Italia Jia Guide diceva che “quella tra Italia e Cina sulla Via della Seta è una cooperazione tra partner naturali. Credo che due grandi nazioni come le nostre abbiano le capacità e la saggezza necessarie per intraprendere le scelte giuste assecondando il flusso della storia, in modo che questa via di cooperazione e di amicizia possa diventare sempre più ampia”.
CHI INCONTRERA’ WANG YI?
Tornando a oggi, proprio Antonio Tajani ma anche Sergio Mattarella saranno i protagonisti dell’agenda romana di Wang Yi. Via della Seta, guerra russa in Ucraina, questione Taiwan: questi saranno i temi sul tavolo.
Poi, sarà da capire quando la premier Giorgia Meloni volerà a Pechino dopo l’invito di Xi Jinping formulato al G20 di Bali.