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Amministrative 2021, tutte le liti nel centrosinistra romano

Roma Stipendi

Per il nuovo segretario Pd Letta le primarie sono la via maestra, ma Calenda lo scarica, mentre Zingaretti e Gualtieri temporeggiano (e Raggi avanza). Le mosse del centrosinistra nella corsa per le amministrative 2021 a Roma

In un’intervista radiofonica, il segretario del Pd Enrico Letta aveva parlato delle amministrative romane come di “un banco di prova significativo per la costruzione di un’alleanza politica vincente per le elezioni del 2023” e aveva ribadito che “la via maestra è quella delle primarie”. “Sono sempre stato contrario agli accordi in stanze chiuse” ha detto il nuovo segretario dem, aggiungendo che “le primarie sono sempre una spinta energetica”.

LO STRAPPO CON CALENDA

Per il leader di Azione Carlo Calenda le primarie non sortirebbe affatto una “spinta energetica” e su Twitter ha poi aggiunto: “Il dado è tratto. Scelta legittima. A questo punto le nostre strade si separano. Crediamo che occorra smettere di parlare per mesi solo di Pd, coinvolgere i cittadini in modo trasversale e operare un rinnovamento di classe dirigente che le primarie tra correnti non garantiscono”.

Calenda ha poi aggiunto di non essere offeso dalla scelta annunciata da Letta, anche se un pizzico di risentimento sembra trasparire: “Non sono rimasto per nulla male. È una loro scelta, sono primarie del Pd non della coalizione, tanto che le mettono o le ritirano dall’agenda a seconda del momento politico e senza consultare il tavolo di coalizione. Ergo scelta rispettabilissima, ma che non mi riguarda”.

PD VS CALENDA

L’atteggiamento di Calenda non piace né al segretario Pd Lazio, Bruno Astorre, né al segretario Pd Roma, Andrea Casu, che concordano con Letta ritenendo che le primarie “servono a coinvolgere tutte le romane e i romani del centrosinistra” e se “Calenda sceglie di autoescludersi dalla coalizione del centrosinistra, per la corsa al Campidoglio, può legittimamente farlo, ma la smetta di scaricare le sue decisioni sulla nostra comunità politica e sul segretario Enrico Letta oggi, e Zingaretti ieri”.

INCOGNITA ZINGARETTI

Intanto all’interno del Pd vanno avanti le pressioni per convincere l’ex segretario del partito, Nicola Zingaretti, a candidarsi, ma pare che continui a voler arrivare alla fine del suo mandato da presidente della Regione che termina nel 2023. Va ricordato che Zingaretti dal 2008 ha sempre vinto le tornate amministrative e che secondo alcuni sondaggi politici riservati, citati da La Stampa, sarebbe il candidato del centrosinistra con le maggiori probabilità di vittoria nelle prossime amministrative. Tuttavia, una sua eventuale corsa al Campidoglio – ha fatto sapere Calenda – non lo farebbe arretrare di un passo.

E se Calenda vuole correre da solo, Zingaretti rifugge, l’ex ministro dell’Economia Roberto Gualtieri temporeggia e il Pd fatica a trovare il candidato ideale, alcuni sondaggi vedono l’attuale inquilina del Campidoglio, Virginia Raggi, superare i 20 punti.

Leggi anche: Le prime mosse di Letta nel Pd

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