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Amministrative 22, a Palermo s’allontana la costruzione di una coalizione di centro?

Palermo

A Palermo potrebbero esserci un candidato per Pd e 5 Stelle, uno per Azione e più Europa, uno per FdI, un candidato per Italia Viva Dc e Lega, o uno Dc, Udc, Lega e Forza Italia, con Italia Viva in solitaria

Venerdì, alla presenza di Ettore Rosato, durante l’assemblea regionale siciliana di Italia Viva, Davide Faraone ha ribadito l’intento di lavorare ad un’ampia convergenza di forze politiche per le amministrative di Palermo. Con quale coalizione, ci si chiede, visto che Azione e +Europa hanno ufficializzato la candidatura di Fabrizio Ferrandelli.

Faraone era partito prima degli altri, facendo un calcolo semplice: stringere un’alleanza naturale con Azione e +Europa, acquisire i voti di Ferrandelli e poi aggregare altre forze centriste. Il progetto naufraga quasi subito per le dichiarazioni pro Cuffaro di Faraone, che beccano il niet di Carlo Calenda.

Impossibile allearsi con il centrosinistra a trazione grillina e in crisi d’identità (il candidato scelto dal Pd, l’architetto Carlo Miceli si è sfilato dopo aver capito che in queste condizioni non ci sono possibilità di vittoria), non resta per Faraone che abbandonarsi all’abbraccio con Totó Cuffaro.

Pare ci siano stati contatti nelle scorse ore, nel capoluogo siciliano, tra i renziani e Cuffaro per arrivare a un accordo che comunque, anche se andrà a buon fine, resta debole nei numeri e nel consenso. Dunque si salderebbe l’alleanza tra Renzi e Cuffaro probabilmente anche in vista delle regionali autunnali: resta da vedere l’opinione pubblica, a livello locale e nazionale, come prenderà questa ulteriore virata di Renzi verso una parte del centrodestra e verso un personaggio che ha vissuto già diverse stagioni e alterne vicissitudini.

Non finisce qui. Perché pare che anche la Lega, per evitare debacle elettorali, stia pensando di nascondersi dietro un logo apparentemente civico, Prima Palermo, e, udite udite, correre in una inedita (e a tratti fantascientifica) alleanza Renzi, Cuffaro, Salvini. Peccato, perché in una situazione di tale frammentazione sull’altro versante, senza ricorrere ad alchimie con Italia Viva, il centrodestra unito, da solo, potrebbe vincere al primo turno.

Ricapitolando, a Palermo dunque la situazione potrebbe vedere un candidato per Pd e 5 Stelle, un candidato per Azione e più Europa, un candidato per Italia Viva Dc e Lega, o un candidato Dc, Udc, Lega e Forza Italia, con Italia Viva in solitaria, ed infine un candidato per Fdi. Grande frammentazione e grande caos, al momento.

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