Skip to content

Ania, slitta o salta la nomina di Liverani?

Ania

Tensioni in Ania, l’associazione delle assicurazioni italiane, dissensi interni in vista della nuova presidenza

Fumata nera per la presidenza dell’Ania (Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici). L’assemblea per il rinnovo dei vertici, prevista inizialmente per il 9 dicembre, è stata rinviata di dieci giorni. La decisione è giunta in extremis, ufficialmente per “motivi organizzativi”, ma – come riferiscono La Repubblica e Radiocor – dietro il rinvio si cela un clima di tensioni tra le principali compagnie assicurative, in particolare Intesa Sanpaolo e Allianz, che stanno manifestando forti riserve sulla nomina di Giovanni Liverani, manager di lungo corso delle Generali.

DISSENSI SULLA GOVERNANCE E SULLE MODALITA’ DI DESIGNAZIONE DELLA NUOVA PRESIDENZA ANIA

La designazione di Liverani, avvenuta a fine novembre, ha sollevato critiche da parte di due colossi del settore: Allianz, rappresentata dall’amministratore delegato Giacomo Campora, e Intesa Sanpaolo, guidata da Virginia Borla, responsabile della divisione assicurativa del gruppo. Entrambe le compagnie avevano annunciato la loro intenzione di astenersi in assemblea, esprimendo disaccordo non tanto sulla figura di Liverani, quanto sul metodo adottato per la sua selezione.

Parallelamente – come riferiscono varie ricostruzioni stampa – alcuni associati avevano sperato in un prolungamento del mandato di Maria Bianca Farina, presidente uscente, con una modifica dello statuto per consentirle di restare in carica per un ulteriore anno. La proposta di “accompagnamento” di Liverani da parte di Farina, che diventerebbe presidente emerita, non ha raccolto consenso unanime, come sottolinea l’agenzia di stampa Radiocor, evidenziando divisioni interne all’associazione.

Dietro il rinvio dell’assemblea si nasconde anche un confronto più ampio sulla governance dell’Ania. Diverse fonti di mercato indicano che alcune compagnie spingono per un cambiamento nella struttura dirigenziale, chiedendo una figura manageriale più incisiva. L’attuale direttore generale, Dario Focarelli, potrebbe essere affiancato – o addirittura sostituito – da un nuovo manager con poteri più ampi, seguendo l’esempio di quanto avvenuto all’ABI (Associazione Bancaria Italiana).

I prossimi dieci giorni saranno cruciali per cercare di allentare le tensioni e trovare un compromesso accettabile per tutti gli associati, in un’associazione che già deve fare i conti con l’assenza di un big del settore come Unipol. La riconvocazione dell’assemblea per il 19 dicembre rappresenta un’occasione per ricucire le divisioni e definire con chiarezza il futuro ruolo di Liverani, nonché quello di Farina, il cui contributo è stato apprezzato durante i suoi nove anni alla guida dell’associazione. La partita resta aperta.

Leggi anche: A che punto è il Pnrr? Gli ultimi dati su obiettivi e spesa

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER
Torna su