Il nuovo decreto anti Covid-19 per fronteggiare la seconda ondata dei contagi è in arrivo domani mercoledì 7 ottobre. Sì a mascherina obbligatoria anche all’aperto e divieto di assembramenti, no a nuovo lockdown o coprifuoco
Confermate tutte le misure anticontagio finora previste, con l’aggiunta dell’introduzione dell’obbligo delle mascherine all’aperto, la proroga dello stato d’emergenza fino al 31 gennaio e nessuna nuova stretta ai locali nel provvedimento che dovrebbe avere una durata di 30 giorni. È quanto si apprende dalle prime informazioni rilasciate da Palazzo Chigi. Le nuove misure arrivano a seguito delle indicazioni date al governo dal Comitato tecnico scientifico per fronteggiare la seconda ondata dei contagi da Covid-19. Questa sera il consiglio dei ministri si riunirà per gli ultimi ritocchi al nuovo Dpcm, che sarà presentato dal ministro della Salute, Roberto Speranza, e firmato dal premier Giuseppe Conte nella serata di domani.
MASCHERINE ALL’APERTO
Il ministro Speranza ha ribadito la decisione di estendere l’uso della mascherina all’aperto in tutta Italia: “Valutiamo l’estensione dell’obbligo delle mascherine anche all’aperto, dobbiamo fare uno sforzo in più perché in ogni situazione in cui c’è la possibilità di incontrare persone non conviventi bisogna usarle”.
STRETTA SUGLI ASSEMBRAMENTI
Altro pilastro del nuovo Dpcm è il divieto e, quindi un maggiore controllo, degli assembramenti: “Lavoriamo per aumentare i livelli dei controlli perché gli assembramenti sono un rischio reale che non possiamo permetterci. Dobbiamo ricordare le regole essenziali come il lavaggio delle mani, oltre all’uso delle mascherine, è questo il dpcm che approveremo nella giornata di domani. Sarebbe profondamente sbagliato dividersi su queste che sono le indicazioni della comunità scientifica per provare a contrastare il virus” ha detto Speranza.
NO A NUOVO LOCKDOWN
Ieri il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha detto che ci troviamo in una situazione diversa da quella della fase iniziale, ma nonostante il contagio continui, si è detto fiducioso “perché abbiamo un sistema sanitario rafforzato e poi abbiamo elaborato un sistema di monitoraggio molto sofisticato che ci consentirà, laddove necessario, di intervenire in modo mirato e circoscritto. E quindi quando io dico che non vedo all’orizzonte un nuovo lockdown lo dico non con uno spirito di incauto ottimismo”.
NO A COPRIFUOCO E CHIUSURA DI BAR E RISTORANTI
Conte ha inoltre negato che sul tavolo ci sia la chiusura anticipata dei locali e dei ristoranti. Su tale argomento potranno decidere comunque le Regioni, come del resto ha già fatto in Campania il presidente Vincenzo De Luca imponendo la chiusura dei locali alle 23.
PROROGA DELLO STATO DI EMERGENZA
Dopo l’informativa alle Camere da parte del ministro Speranza, è in programma il Consiglio dei ministri per prorogare lo stato di emergenza al 31 gennaio. Poi domani, Conte firmerà il Dpcm che coprirà i prossimi 30 giorni. E si procederà, come nella prima fase dell’epidemia, con l’aggiornamento periodico dei decreti.
IL RAPPORTO STATO-REGIONI
Oggi il governo, subito dopo il confronto con le Camere, tornerà a informare gli enti locali sulle misure anti-Covid. Ieri sera c’è stata una riunione tra i ministri Francesco Boccia e Speranza e i rappresentanti di Regioni, Comuni e Province. Il Ministro per gli Affari regionali e Autonomie avrebbe sottolineato come “unità massima” e “leale collaborazione” sono i principi che il governo vuole continuare a seguire nel confronto con gli enti locali. Il governo intende poi chiedere alle Regioni un passo indietro in riferimento alle deroghe rispetto alle misure nazionali, come accaduto fino a maggio scorso, obbligandole solo a emettere provvedimenti più rigorosi.