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Approvato il ddl Concretezza. La ministra Bongiorno: “Addio ai furbetti del cartellino”

Impronte Digitali Bongiorno Commissioni

L’Aula del Senato ha approvato in via definitiva il ddl Concretezza per la prevenzione dell’assenteismo, già approvato da Palazzo Madama e in seguito modificato dalla Camera

Il testo, ideato e voluto dalla ministra per la Funzione Pubblica Giulia Bongiorno ha l’intenzione di innovare profondamente il sistema organizzativo del pubblico impiego.

SODDISFAZIONE DELLA MINISTRA BONGIORNO

Grande soddisfazione viene espressa dalla ministra Bongiorno che su Twitter scrive “Felice di poter finalmente dire addio ai truffatori del cartellino grazie all’introduzione dei controlli con impronte digitali!”.

“Con il Disegno Concretezza, assunzioni di esperti in digitalizzazione, in gestione di fondi strutturali, in semplificazione amministrativa e in controllo di gestione”, sottolinea in un successivo tweet.

E ancora: “Con il Disegno Concretezza, concorsi sprint e semplificazione delle procedure di assunzione”.

Di seguito i contenuti del testo con le novità rispetto al primo passaggio parlamentare:

NUCLEO DI CONCRETEZZA

Il ddl, fin dalla sua versione originale, istituisce il Nucleo della concretezza all’interno del Dipartimento della funzione pubblica: un organo nuovo con lo scopo di verificare, anche con sopralluoghi e in collaborazione con l’Ispettorato del Lavoro, l’efficienza delle Pa, individuare le problematicità e suggerire “azioni correttive”.

Il Nucleo sarà composto da 53 persone, di cui 3 dirigenti ed avrà il compito di: elaborare un “piano triennale delle azioni concrete per l’efficienza delle pubbliche amministrazioni”; creare una “black list” di amministrazioni risultate inadempienti alle indicazioni fornite dal Nucleo della Concretezza; stendere un rapporto annuale con gli esiti dei sopralluoghi da inviare al ministro della Pubblica amministrazione, al ministro dell’Interno e alla Corte dei Conti.

IMPRONTE DIGITALI E VIDEORSORVEGLIANZA

Per contrastare l’assenteismo, ogni pubblica amministrazione dovrà dotarsi di sistemi di verifica biometrica (impronte digitali o riconoscimento facciale) e videosorveglianza nei punti di accesso. Il controllo sarà esercitato non solo sui dipendenti ma anche sui dirigenti, fatta eccezione per magistrati, prefetti, avvocati, procuratori e diplomatici.

DOCENTI ESCLUSI

Ai dirigenti scolastici sarà applicato un “controllo degli accessi” in servizio, da cui però rimane escluso tutto il personale docenti. La modifica è stata inserita dopo la richiesta arrivata dalla commissione Cultura, che nel suo parere ha posto una condizione ben precisa: escludere i docenti dai nuovi controlli biometrici previsti dalla riforma Bongiorno (videosorveglianza e impronte digitali) ma, allo stesso tempo, si chiede di attivare un meccanismo di controllo per i presidi. Una ‘terza via’ di controlli che verrà decisa da un futuro decreto del Miur, in quanto non è certo che anche per i presidi – come per il resto della Pa – vengano utilizzate le verifiche biometriche.

PIANO ASSUNZIONI: SBLOCCATO IL TURNOVER NELLE PA

Si sblocca il turnover nelle Pa al cento per cento. Non riguarda la polizia, i vigili del fuoco, la scuola e l’università, a cui si applicano le norme di settore.

Le amministrazioni potranno: procedere all’assunzione a tempo indeterminato di vincitori delle graduatorie vigenti, “nel limite massimo dell’80% delle facoltà di assunzione maturate per ciascun anno” e avviare concorsi, sempre nel rispetto dello stesso limite dell’80%.

GARANZIA FIDEIUSSORIA PER I BUONI PASTO

Il provvedimento prevede “la sostituzione dei buoni pasto erogati in base delle Convenzioni BP 7 e BPE1, stipulate da Consip”. Con una modifica alla Camera è stato deciso che le aziende che emettono buoni pasto dovranno garantire la liquidità dei ticket obbligatoriamente mediante una garanzia fideiussoria.

CONCORSI SPRINT PER STATALI

Per l’accesso al pubblico impiego per il triennio 2019-2021, in deroga alle norme in vigore, le Pa svolgeranno procedure concorsuali con modalità semplificate. La semplificazione riguarderà la nomina e la composizione della commissione d’esame, stabilendo la costituzione di sottocommissioni anche per le prove scritte e specificando che a ciascuna delle sottocommissioni non può essere assegnato un numero di candidati inferiore a 250. Tra le altre novità: la possibilità di ricorrere a prove preselettive quando si supera di due volte il numero dei posti messi in bando, test scritti anche nel format delle risposte multiple, prove pratiche per profili tecnici, un peso ai titoli che non può superare un terzo del punteggio.

Sarà, inoltre, creato un portale del reclutamento per gestire le domande di partecipazione ai concorsi pubblici, monitorando le varie fasi, “anche mediante la creazione di un fascicolo elettronico del candidato”.

ASPETTATIVA DIRIGENTI E TOGHE FINO A 10 ANNI

Nel caso in cui i magistrati, i prefetti o i dirigenti pubblici chiedano l’aspettativa e vadano a lavorare in aziende private, potranno assentarsi per massimo dieci anni anziché cinque. La modifica ritocca le norme previste dal Testo unico del pubblico impiego, che ad oggi permette ai vertici della Pa di richiedere l’aspettativa – per incarichi fuori dalle amministrazioni pubbliche – per 5 anni, aggiungendo la possibilità di prorogare “per una sola volta” la sospensione dal servizio. Si arriverà così a 10 anni di aspettativa.

Allo stesso tempo, però, arriva una stretta per i magistrati, gli avvocati dello Stato, i procuratori, i diplomatici e i prefetti che ritornano a lavorare nella Pubblica amministrazione dopo l’aspettativa. A queste figure si applicherà la stessa regola già prevista per i dirigenti P.a., ossia per due anni dopo essere tornati al posto di lavoro non potranno assumere incarichi di vigilanza o controllo dei soggetti in cui ha svolto la propria attività.

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