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Armi all’Ucraina e nomine infiammano l’Aula: le prime pagine

Migranti

Le tensioni in Aula su armi e nomine, l’aumento dei tassi da parte della Fed, le proteste in Francia contro la riforma delle pensioni, i ritardi del PNRR, l’escalation nucleare. La rassegna stampa

CORRIERE DELLA SERA

“Armi a Kiev, tensioni in aula”, apre il maggiore quotidiano nazionale. “Meloni: fermiamo l’invasione. Conte: ci portate in guerra. Assenti i ministri leghisti”, si legge nel sottotitolo.

Spazio all’economia nel taglio alto, con il nuovo aumento dei tassi di interesse negli Usa da parte della Fed (“La Fed non si ferma: tassi su dello 0,25%”).

Nel fondo spicca il tema della gestione dei flussi di migranti (“L’accordo che serve”).

“«Sulle pensioni non si cambia» Macron in tv, la Francia in piazza”, è il titolo in evidenza nel taglio medio.

In spalla spazio alla guerra in Ucraina. “Raid russi sulle città: tornano a morire i civili. Colpita Zapoizhzhia” è il titolo.

Subito sotto spiccano le ultime sul naufragio del barcone di migranti al largo della Calabria (“Il barcone, lo scafista. Ecco il video di Frontex”).

LA REPUBBLICA

“Le nomine della discordia” titola in apertura il quotidiano Gedi. “Salvini e i suoi ministri disertano l’Aula e lasciano sola la presidente del Consiglio: lo scontro è su poltrone e manager. La Lega vuole ottenere per sè Enel o Terna. Scintille con Conte che accusa Meloni di portare l’Italia verso la guerra”, si legge nel sottotitolo.

Tema che torna anche nel fondo, dove spicca il commento di Francesco Bei sulla “smisurata quantità di poltrone che ridisegnerà la mappa del potere” (“Il banchetto del potere”).

Nel taglio alto spicca l’inchiesta sulle aziende statali inefficienti (“I carrozzoni di Stato, 886 scatole vuote con cda ben pagati”).

“Sui migranti premier a mani vuote, nulla di fatto al Consiglio Ue”, è il secondo titolo in evidenza.

“Non siamo pronti a prevenire i nuovi virus”, scrive Bill Gates in spalla.

Nella stessa sezione torna la siccità, protagonista di due articoli (“Autobotti per bere, così vive Delmone comune cuneese” e “Gualtieri, a Roma un maxi piano contro la siccità”).

Subito sotto spicca la notizia del nuovo rialzo dei tassi Usa deciso dalla Fed (“Banche centrali al bivio. La Fed rialza i tassi”).

LA STAMPA

“Meloni sfida l’Europa «Oggi parlo di migranti»”, apre il quotidiano torinese. “La premier rivendica la linea su Cutro e armi. Un caso l’assenza della Lega”, si legge nel sottotitolo.

Nel taglio alto spicca il tema economia, con la notizia dei ritardi  dei progetti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (“Pnrr, progetti al palo, ritardi per 26 miliardi”).

“Nomine, i sospetti di FdI sull’asse Letta-Giorgetti”, si legge subito sotto.

Nel fondo spicca l’inchiesta sui salari. “Lavoro povero, il record dell’Italia «Trattati da schiavi a cinque euro l’ora»” titolano Monticelli e Moscatelli.

Tema che torna subito sotto, con il pezzo di Elsa Fornero intitolato “Salario minimo, adesso o mai più”).

In spalla spazio alla Politica estera. “Se Putin bombarda un’altra volta Kiev e Londra avvicina il conflitto nucleare”, scrive Domenico Quirino.

“Bisogna ammetterlo. Xi Jinping sta conducendo una campagna internazionale di rebranding scaltra e sofisticata”, scrive Alan Friedman subito sotto (“E la Cina attacca l’egemonia Usa”).

“Israele sai che ti amo, ma Netanyahu sbaglia”, titola Marek Halter.

IL SOLE 24 ORE

“La Fed alza ancora i tassi ma rallenta”, apre il quotidiano di Confindustria. “Aumento di 0,5 punti. Powell: tutti gli strumenti per avere banche sicure. I mercati delusi perché i tempi non sono ancora maturai per i primi tagli”, si legge nel sottotitolo.

“Così Powell ha scelto la linea della prudenza”, commenta Donato Masciandaro subito sotto.

Nel taglio medio spicca la notizia del cambiamento del calendario della tregua fiscale con uno spostamento dei termini (“Tregua fiscale, in arrivo un nuovo calendario”).

Spazio al tema Pnrr nel fondo (“Pnrr, obiettivi di marzo: in porto meno della metà”). “Dei 13 obiettivi del Pnrr da raggiungere entro la scadenza intermedia del 31 marzo, stando ai ministeri responsabili, alla data di ieri sei sono  già stati pienamente centrati e gli altri sarebbero tutti in linea con la tempistica”, si legge.

A centro pagina troviamo le notizie sul destino della società di assicurazioni Eurovita (“Eurovita, la palla passa al Governo: l’Ivass chiede il  commissario per un anno”.

Tanti in temi in spalla, dal calcio (“Daz pronta alla gara sui diritti per la Serie A”) al recommerce (“Hi tech sostenibile con riciclo device”), passando i costi dell’energia (“Bollette, 4.9 miliardi di aiuti fino a giugno. Sul gas Iva al 5%, azzerati gli oneri”).

IL FOGLIO

“Ora il Recovery ce lo levano. L’Europa paga 300 milioni di euro per sei milioni di alberi, e noi piantiamo sei milioni di semi”, titola in apertura il quotidiano fondato da Giuliano Ferrara.

“I buffoni dell’anti americanismo”, si legge nel fondo. “Putin non ha adottato la pace di Xi né nessun altra. L’incredibile lettura degli eventi tutta italiana”, si legge nel sottotitolo.

“Pazzo miracolo italiano”, è il titolo in evidenza a centro pagina. “Le divisioni ci sono e i capricci anche, ma vista dall’Europa l’Italia meloniana è incredibilmente un paradiso di stabilità. Dalle riforme ai numeri passando per i vincoli. Con un caveat: occhi alle procure”, si legge nel fondo.

“Conte frerro e piuma” si legge in spalla. “In Aula lo show contro Meloni, ma è pronto alle riforme con la premier per isolare Schlein”, si legge nel sottotitolo.

DOMANI

“Lega lascia sola Meloni in aula e alza la tensione nel governo” apre il quotidiano diretto da Stefano Feltri. “La premier in Parlamento per comunicare la linea che terrà oggi e domani in Europa. Ma i leghisti, con il pretesto dell’Ucraina, l’hanno disertato i banchi dell’esecutivo. Sullo sfondo c’è la partita delle nomine”, si legge nel sottotitolo.

“La Fed è costretta a dare priorità all’inflazione invece che alle banche”, scrive Stefano Feltri a centro pagina.

“Tra Bruxelles e Varsavia, con chi sta Giorgia Meloni”, chiede il politologo Piero Ignazi nel fondo.

Nei “Fatti” spazio al tema delle nomine (“I dubbi della premier su Cattaneo e gli ultimi negoziati sulle nomine”).

“Per fortuna che le azioni eclatanti sulla crisi climatica ci svegliano”, scrive Fabio Ciconte nell'”Analisi”.

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