Per i vertici dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), nominati dal governo Meloni, le retribuzioni non solo restano immuni alla crisi, ma addirittura aumentano. L’articolo di Start Magazine
Gli stipendi calano in Italia, ma non per tutti. Per i vertici dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), nominati dal governo Meloni, le retribuzioni non solo restano immuni alla crisi, ma addirittura aumentano, in alcuni casi oltre i limiti previsti dalla legge per i dirigenti pubblici.
È quanto è successo all’Agenzia Spaziale Italiana che ha visto lievitare i compensi fino al 75%.
La vicenda è finita al centro di un’interrogazione parlamentare, presentata dalla deputata pentastellata Marianna Ricciardi, prima firmataria del testo, che chiede al ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, – l’autorità delegata per il coordinamento delle politiche relative ai programmi spaziali e aerospaziali, includendo la vigilanza sull’Asi – se sia stato esercitato il potere di vigilanza sul rispetto dei tetti retributivi e se non ritenga opportuno verificare la gestione dei compensi e delle risorse.
L’aumento significativo delle retribuzioni dei vertici di un ente pubblico, talvolta oltre i limiti previsti dalla normativa, se collegato non a risultati straordinari ma al semplice avvicendamento della governance, solleva interrogativi infatti sul corretto allineamento con la missione istituzionale dell’ente.
Non solo, nel bilancio al 31 dicembre 2024 risultano oltre due miliardi di euro di residui passivi, fondi destinati a ricerca e sviluppo mai spesi.
Tutti i dettagli.
LO STIPENDIO DEL DIRETTORE GENERALE LUCA SALOMONE
Il caso più emblematico riguarda il direttore generale dell’Asi, Luca Salomone, entrato in carica il 14 novembre 2023 con un trattamento economico di 264 mila euro lordi annui. A distanza di appena due mesi, la cifra è stata ricalcolata a 337 mila euro, ben 82 mila oltre il tetto massimo fissato a 255 mila euro per il 2024.
AUMENTO SALARIALE PER IL PRESIDENTE TEODORO VALENTE (E NON SOLO)
Analogo il percorso del presidente dell’Agenzia, Teodoro Valente (nella foto), insediatosi l’8 giugno 2023. Dall’iniziale compenso di 119 mila euro lordi (giugno 2023) è passato, dopo soli cinque mesi, a 210 mila euro, un aumento del 75% appunto.
Aumenti significativi hanno interessato anche i membri del consiglio di amministrazione e gli organi di controllo, tra gettoni di presenza, indennità e compensi accessori.
Giusto per fare un esempio, il solo gettone di presenza è passato dai 103 ai 280 euro per i componenti del cda.
(Estratto di un articolo pubblicato su Start Magazine: qui la versione integrale)