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Automotive, tutti i nodi e i partecipanti del tavolo del 18 ottobre

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Chi ci sarà al Mise il 18 ottobre per parlare della crisi dell’automotive. Il ministro Patuanelli: avviare confronto a 360 gradi per settore strategico in Italia

Appuntamento alle 16 del 18 ottobre al Mise per parlare della crisi dell’automotive. La convocazione del tavolo è arrivata ieri alle associazioni di settore e ai sindacati di categoria ma anche ad alcune case automobilistiche attive nel nostro Paese. Un comparto, quello dell’automotive, che rappresenta il 6% del Pil italiano e che dà lavoro a 6mila imprese e a 250mila addetti ma che è in sofferenza da tempo ormai.

Ieri i dati sulle immatricolazioni di settembre hanno fatto registrare un +13,4% che però, secondo gli analisti, è frutto solo di un rimbalzo tecnico e comunque il dato annuale segna ancora una flessione dell’1,6%. Il 2018 si è chiuso con un calo degli acquisti del 3,1%.

Al momento peraltro non ci sono incentivi a favore. Nell’ultima bozza del decreto clima è previsto soltanto il bonus da 150 euro per l’abbonamento ai mezzi pubblici o per l’acquisto di una bicicletta nel caso di rottamazione dell’auto.

CHI CI SARÀ AL TAVOLO DEL MISE

Al tavolo del 18 ottobre nella sede del ministero dello Sviluppo economico, secondo quanto risulta a Policy Maker, sono state invitate le associazioni di categoria Ancma, Anfia, Aniasa, Assilea, Federauto e Cofindustria. Tra le case automobilistiche cui è arrivata l’email del ministro Patuanelli Cnh, Fca, Lamborghini, Renault, Tesla, Toyota. Invitati pure l’Aci, l’Unrae e Assopetroli. Tra i sindacati saranno presenti al tavolo quelli di categoria ovvero Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil.

LA STRATEGIA DI PATUANELLI

Nel comunicato diffuso ieri, e che annunciava l’incontro, si parla di un tavolo “per avviare un confronto a 360 gradi su un settore strategico per il nostro Paese” con associazioni e sindacati. Inoltre, si evidenzia che si punta a un rilancio anche attraverso la “mobilità sostenibile”.

In una recente intervista al Sole 24 Ore Patuanelli aveva ricordato come il settore auto si trovi “in una seria difficoltà ciclica” e aveva promesso che avrebbe convocato un tavolo al ministero “per individuare gli strumenti più adatti a contenere e se possibile invertire la tendenza”.

GLI APPELLI DI CONFINDUSTRIA E ASSOLOMBARDA

Appelli in questa direzione sono arrivati proprio in questi giorni dal presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, che si è detto pronto a portare al Mise uno studio realizzato dal gruppo della filiera auto.

Tre giorni dopo è stata la volta del presidente di Assolombarda, e aspirante sostituto di Boccia alla guida di Viale dell’Astronomia, Carlo Bonomi che durante l’assemblea generale ha chiesto di affrontare la crisi del settore automotive.

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