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Chi beneficerà del nuovo bonus casa al 50%? Ipotesi

Giorgetti è pronto a salvare i Bonus Casa dal taglio previsto in Manovra. Allo studio la proroga di un anno per gli sconti del 50% e 36%, con un costo da 1,5 miliardi. Perché il ministro vuole fare dietrofront?

Giorgetti vuole salvare i Bonus Casa dalla tagliola della Legge di Bilancio. Il numero uno del Ministro dell’Economia vorrebbe prorogare di un anno gli incentivi del 50% per la prima casa e del 36% per la seconda. Un dietrofront rispetto alla decisione iniziale di tagliare le aliquote al 36 e al 30% per far respirare le casse dello Stato. Un intervento che costerebbe circa 1,5 miliardi di euro, fondi che potrebbero dare nuova linfa al settore edilizio, in lenta ripresa dopo lo shock provocato dalla chiusura del rubinetto del Superbonus.

1,5 MILIARDI PER LA PROROGA DEI BONUS CASA

I proprietari di immobili possono dormire sonni tranquilli. Pochi giorni fa in audizione presso le Commissioni Bilancio di Camera e Senato il ministro Giorgetti aveva parlato di una proroga “selettiva” delle detrazioni, “in particolare sulla prima casa”. Parole che avevano suscitato il timore di molti italiani, ben consapevoli della pessima situazione delle casse statali. Le ultime da via XX Settembre dicono, invece, che ora il MEF sta lavorando a una proroga secca dei Bonus Casa per ristrutturazioni ed efficientamento energetico. Confermare le agevolazioni edilizie con le aliquote attuali costerà la cifra monstre di 1,5 miliardi di euro, secondo le stime preliminari del Ministero dell’Economia e Finanza. Un miliardo finanzierà lo sconto base sulle ristrutturazioni. Mezzo miliardo sarà riservato invece all’ecobonus.

Non esistono stime ufficiali, invece, riguardo a quanto risparmierebbe lo Stato se il Governo proseguisse sulla strada del taglio progressivo delle aliquote dei Bonus Casa. Tuttavia, l’Ufficio Parlamentare di Bilancio (UPB) e altre istituzioni hanno espresso dubbi sull’efficacia dei limiti e sull’effettivo risparmio netto per le finanze pubbliche. La riduzione degli incentivi rischierebbe infatti di deprimere l’attività edilizia e quindi ridurre le entrate correlate (IVA, occupazione, investimenti), secondo i tecnici.

IL GATTOPARDISMO DEI BONUS CASA

Nel 2026 non dovrebbe cambiare nulla neanche nell’impianto dei Bonus Casa. Infatti, resterà in vigore la tariffa unica per ristrutturazioni ed efficientamento energetico. La proposta allo studio del Governo continua a non prevedere distinzioni di aliquota per lavori strutturali e interventi di risparmio energetico.

CHI BENEFICIERA’ DEI BONUS

Sono molti gli italiani che potranno tirare un sospiro di sollievo con la proroga dei Bonus Casa. Infatti, nel nostro Paese le seconde case superano i 10 milioni, su un totale di 32,7 milioni di immobili residenziali, secondo i dati del Dipartimento delle Finanze e dell’Agenzia delle Entrate. Tre milioni e mezzo di queste abitazioni sono affittate, 5,7 milioni sono a disposizione dei proprietari, mentre 800.000 sono concesse in uso gratuito. In particolare, il taglio delle aliquote inizialmente previsto penalizzerebbe in particolare i proprietari che resiedono nei propri immobili.

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