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Caso Diciotti-Salvini, come funziona la piattaforma Rousseau?

Rousseau

Piccola guida alla piattaforma Rousseau su cui gli iscritti M5S sono chiamati a esprimersi sulla richiesta di immunità per Matteo Salvini in relazione al caso della nave Diciotti

Il ministro dell’Interno, e vicepresidente del Consiglio, Matteo Salvini deve essere processato per il caso della nave Diciotti? E’ il quesito, cui bisogna rispondere al contrario in sostanza, sul quale possono esprimersi oggi – dalle 10 alle 19 – gli iscritti del Movimento Cinque Stelle tramite la piattaforma Rousseau.

Alla vigilia del voto della Giunta per le immunità del Senato, che dovrà decidere se concedere al Tribunale dei ministri di Catania l’autorizzazione a procedere nei confronti di Salvini che impedì lo sbarco di 177 migranti soccorsi nei pressi di Lampedusa, torna a farsi sentire il richiamo della democrazia diretta che però non sembra spaventare il titolare del Viminale. “Io dormo tranquillissimo” ha detto ieri mentre uno dei padri fondatori del Movimento, Beppe Grillo, ironizzava sulla formulazione del quesito – “Se voti Sì vuol dire No. Se voti No vuol dire Sì. Siamo tra il comma 22 e la sindrome di Procuste” – con riferimenti letterari e mitologici. Ma come funziona la piattaforma di proprietà dell’Associazione Rousseau, ossia della Casaleggio Associati?

COS’E’ ROUSSEAU

La piattaforma di “democrazia diretta”, com’è scritto sul sito stesso, ha quali obiettivi “la gestione del MoVimento 5 Stelle nelle sue varie componenti elettive (Parlamento italiano ed europeo, consigli regionali e comunali) e la partecipazione degli iscritti alla vita del MoVimento 5 Stelle attraverso, ad esempio, la scrittura di leggi e il voto per la scelta delle liste elettorali o per dirimere posizioni all’interno del MoVimento 5 Stelle”.

LE SUE ORIGINI

Ideata da Gianroberto Casaleggio e dal figlio Davide, la piattaforma porta il nome del filosofo francese Jean-Jacques Rousseau, che per l’altro fondatore dei Cinque Stelle è stato “uno dei padri della democrazia diretta”. Un modo per opporsi, fin dal nome, alla democrazia rappresentativa che Gianroberto Casaleggio riteneva superata grazie all’uso della Rete.

COME SI VOTA

A Rousseau può accedere chiunque ma solo gli iscritti M5S possono parteciparvi attivamente previa presentazione di documento d’identità certificato. Per votare occorre essere registrati da almeno sei mesi. Finora alle votazioni online sulla piattaforma sono stati espressi 1,5 milioni di preferenze.

LE FUNZIONI DELLA PIATTAFORMA

Molte le funzioni disponibili: si va da “Lex Parlamento” – per partecipare alla scrittura delle leggi nazionali proposte da deputati e senatori – a “Lex Regionale” – per fare altrettanto con provvedimenti regionali, a “Lex Europa” – per partecipare alla scrittura dei rapporti di iniziativa proposti dai parlamentari europei. C’è poi appunto la funzione “Vota”, che consente di scegliere i rappresentanti nelle assemblee elettive o di pronunciarsi su un tema specifico – come in questo caso – e che sostituisce le parlamentarie, e il “Fund Raising” con cui si possono effettuare donazioni per garantire il funzionamento e lo sviluppo della piattaforma.

Spazio pure allo “Scudo della Rete”, grazie al quale iscritti ed eletti pentastellati possono ricevere assistenza legale e raccogliere donazioni volontarie per il sostegno alla tutela legale, e ad “Activism” che raccoglie “le storie, gli eventi e le battaglie più significative” del Movmento. Con “Sharing” è possibile invece condividere atti comunali e regionali tra portavoce di diversi enti locali del M5S – al momento siamo oltre quota 1.000 -, con “E-Learning” si fornisce un supporto formativo agli iscritti che, “applicando il principio della democrazia diretta”, con “Lex iscritti” possono presentare una proposta che sarà poi fatta propria dai portavoce M5S. Finora hanno presentato 5.000 progetti di legge.

Infine ci sono “Call to Action”, grazie alla quale tutti i cittadini possono “partecipare, socializzare e collaborare attraverso la rete su progetti condivisi”, “Open Comuni”, che consente di formare direttamente online una lista di candidati per concorrere alle elezioni amministrative nel proprio Comune o nel proprio Municipio, e “Open Candidature”, dove gli iscritti possono compilare il loro profilo inserendo le informazioni in vista di una candidatura e proporsi per una candidatura alle elezioni regionali, politiche ed europee.

ROUSSEAU SUI SOCIAL

Si può seguire Rousseau anche sui social (Facebook, Twitter e Instagram) ed è possibile segnalare una vulnerabilità della piattaforma tramite un form disponibile sul sito stesso.

LE FALLE

Nonostante ciò, diverse volte si sono registrate falle sulla sicurezza di Rousseau. Uno degli hacker più attivi è @Rogue_o che è riuscito a bucarla – e a diffondere dati sensibili – a settembre 2018 e ad agosto 2017. Proprio a seguito dell’ultimo attacco il Garante della Privacy ha avviato le prime verifiche dopo che, a maggio scorso, aveva riconosciuto ai gestori della piattaforma di aver fatto passi avanti rispetto alle violazioni del 2017 che però risultavano ancora insufficienti.

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