Il caso Gergiev infiamma il dibattito: 700 Nobel e intellettuali chiedono a von der Leyen e De Luca di fermare il concerto del direttore amico di Putin e di indagare sui fondi pubblici filorussi, mentre Memorial Italia vuole una commissione speciale contro la propaganda russa in Italia
Il caso Gergiev continua a far parlare. 700 Nobel e intellettuali hanno inviato una lettera a von der Leyen e De Luca per bloccare il concerto del direttore d’orchestra amico di Putin e indagare sull’uso di fondi pubblici per eventi filorussi. L’ong Memorial Italia, invece, ha consegnato una lettera ai presidenti di Senato e Camera, La Russa e Fontana, in cui si chiede di istituire una commissione speciale contro la propaganda russa.
LA LETTERA A DE LUCA E VON DER LEYEN
Si riaccende la polemica sull’invito della Regione Campania al direttore d’orchestra amico di Putin. De Luca e Ursula von der Leyen hanno ricevuto una lettera al vetriolo firmata da 700 tra Nobel e intellettuali. Nella lista figurano la direttrice del Centro per le Libertà Civili di Kiev Oleksandra Matviichuk, la candidata al Nobel per la pace Svetlana Gannushkina e la Nobel per la Letteratura Herta Müller, ma anche politici come Pina Picierno, Lia Quartapelle, Benedetto Della Vedova e Federica Onori. I firmatari chiedono di bloccare il concerto di Gergiev durante il Festival in programma per il 27 luglio a Caserta. L’appello contro l’invito del direttore generale del teatro Bolšoj di Mosca ha già provocato un’alzata di scudi della politica. Lo stesso ministro della cultura italiano, Alessandro Giuli, ha sostenuto che l’evento contribuirebbe alla propaganda di Mosca.
UN FONDO PER GLI ARTISTI ANTI-PUTIN
I firmatari della lettera chiedono anche di aprire un’inchiesta sull’uso dei fondi pubblici per eventi filorussi. Soldi che, secondo gli intellettuali, dovrebbero confluire in istituire un fondo culturale dedicato agli artisti che si oppongono al regime putiniano. D’altronde, il Governo russo già investe in maniera importante sulla propaganda. Il Center for Countering Disinformation rivela infatti che il bilancio statale del 2025 prevede circa 137 miliardi di rubli (circa 1,4 miliardi di dollari) destinati a media di stato e attività propagandistiche, in aumento del 13% rispetto all’anno precedente. Complessivamente, Putin quest’anno destina 118 milioni di dollari al mese per “ripulire” l’immagine di Mosca. 72 milioni di dollari sono riservati alla propaganda nelle aree occupate dell’Ucraina, 87 milioni sono destinati invece a progetti media online promossi dalla presidenza russa.
L’APPELLO AL PARLAMENTO
La seconda lettera contro la propaganda russa, invece, è indirizzata ai presidenti della Camera dei Deputati Lorenzo Fontana e del Senato della Repubblica, Ignazio La Russa. Nella missiva Memorial Italia, filiale italiana dell’organizzazione Nobel per la pace nel 2022, invita i presidenti di Camera e Senato a istituire una commissione speciale per contrastare la proliferazione della propaganda russa in Italia.