Skip to content

Massimario

Cassazione, cos’è l’Ufficio del Massimario e chi lo guida

Polemiche dopo la relazione e le critiche al decreto sicurezza voluto dalla maggioranza di centrodestra

L’Ufficio del Massimario e del Ruolo della Corte di Cassazione è un organo tecnico centrale per il funzionamento della giustizia italiana. La sua funzione principale è supportare l’esercizio della funzione nomofilattica, ossia il compito della Suprema Corte di garantire l’interpretazione uniforme delle leggi su tutto il territorio nazionale. Per raggiungere questo obiettivo, l’Ufficio si occupa dell’analisi sistematica della giurisprudenza di legittimità, sia in ambito civile che penale, rendendo disponibili informazioni aggiornate e rilevanti per magistrati, avvocati e operatori del diritto.

LE ATTIVITA’ DELL’UFFICIO DEL MASSIMARIO

Le attività dell’Ufficio sono articolate e complesse. Comprendono la selezione e “massimazione” delle sentenze più rilevanti, ovvero l’estrazione dei principi di diritto contenuti nei provvedimenti della Corte. A questo si affianca la redazione di “notizie di decisione” pubblicate nel Servizio Novità sul sito della Cassazione, in base a specifiche linee guida.

Un altro compito chiave è la segnalazione di contrasti giurisprudenziali o dei casi in cui questi sono stati risolti, nonché l’individuazione di nuovi orientamenti interpretativi o di modifiche normative rilevanti. L’Ufficio redige inoltre relazioni per i ricorsi assegnati alle Sezioni Unite, nei casi in cui vi siano questioni di massima importanza o contrasti da risolvere. Accanto a queste attività, vi sono approfondimenti scientifici, studi di diritto comparato e rassegne di giurisprudenza, oltre a un contributo costante alla formazione dei ruoli d’udienza e all’aggiornamento delle sezioni civili e penali.

L’organico dell’Ufficio del Massimario è composto da sessantasette magistrati, affiancati da una struttura direttiva articolata. A guidarlo è il presidente Alberto Giusti, affiancato dalla direttrice aggiunta Antonietta Scrima. I due vicedirettori sono Angelo Caputo, per il settore penale, e Luigi La Battaglia, per il settore civile. I coordinatori rispettivamente per l’area penale e civile sono Gennaro Sessa e nuovamente Luigi La Battaglia, mentre Eugenio Antonio Tassitano svolge il ruolo di responsabile amministrativo. Si tratta dunque di una realtà composta da figure di alto profilo e con una consolidata esperienza nel sistema giudiziario. Le sue analisi – è bene sottolineare – non hanno valore vincolante, ma rappresentano strumenti di supporto per la Corte e per l’intero sistema giudiziario.

LE CRITICHE DEL VIMINALE E LA DIFESA DELLA MAGISTRATURA

Negli ultimi giorni, l’Ufficio del Massimario è finito al centro del dibattito politico. Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha definito “ideologica” la valutazione della Cassazione sul decreto Sicurezza, aggiungendo che “se il giudizio sulla legittimità costituzionale fosse limitato all’opinione dell’Ufficio del Massimario, allora sì che avrei il timore di vivere in un Paese che ha perduto i fondamentali riferimenti degli equilibri costituzionali tra i poteri”.

Parole che hanno suscitato reazioni nel mondo giudiziario. Il segretario generale dell’Anm, Rocco Maruotti, ha criticato duramente le affermazioni di Piantedosi e del ministro della Giustizia Nordio, sottolineando che le relazioni dell’Ufficio del Massimario “sono notoriamente pubbliche” e che è “assurdo” interpretarle come atti politici. Maruotti ha parlato apertamente di un progetto di delegittimazione della magistratura che “non risparmia neppure la Suprema Corte”.

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER
Torna su