Il “doge” e i due “sceriffi” cosa faranno dopo le regionali? Anche se nelle dichiarazioni ufficiali non si sbilanciano, i tre non sembrano avere intenzione di ritirarsi dalla politica. C’è chi si vede in un ruolo ombra, chi direttamente in Consiglio e chi aspetta tempi migliori per rientrare da politico d’esperienza
I risultati elettorali hanno segnato un prima e un dopo per Veneto, Campania e Puglia, con la chiusura dell’epopea politica degli ex governatori Luca Zaia, Vincenzo De Luca e Michele Emiliano. Come si reinventeranno ora i tre ex governatori?
RECORDMAN ZAIA
Alla faccia della rottamazione: dopo 15 anni Zaia ha ottenuto un numero record di preferenze alle regionali, con 203.054 voti personali è record nazionale e per lui almeno in una fase iniziale si prevede un posto in Consiglio regionale. Dopo la proposta di Matteo Salvini, rispedita subito al mittente, di sostituire alla Camera Alberto Stefani attraverso le elezioni suppletive, per Zaia si è parlato anche di una candidatura come sindaco di Venezia come successore di Brugnaro, ma anche di un ministero di peso in caso di rimpasto del governo Meloni. Fino ad arrivare alla presidenza dell’Eni e del Coni. In passato si è candidato per quest’ultima, ma secondo Il Foglio si tratterebbe di un’opzione remota poiché dovrebbe essere votato dalla federazioni e incontrerebbe l’opposizione di Giovanni Malagò. «Di tutte le cose che leggo, se verranno, matureranno solo fra mesi. Al momento non c’è nulla» ha assicurato. Per ora si aprono le porte di palazzo Ferro Fini.
IL FUTURO DI DE LUCA
Vincenzo De Luca che ha iniziato la campagna elettorale in un’epoca in cui Diego Maradona giocava ancora a pallone e lui era sindaco di Salerno ora potrebbe tornare a ricoprire questa carica per la quinta volta nel 2027. Nella città si voterà fra un anno. Non si candiderà in Consiglio regionale ma cercherà di condizionare gli equilibri della nuova giunta spingendo i 4 deluchiani della sua lista (“A testa alta” ha preso l’8,3%) negli assessorati di calibro. La sua presenza “ombra” serve a suo dire a “far continuare il lavoro di questi anni e a non far tornare indietro la regione”. Sta puntando la casella dell’assessorato alla Sanità e la presidenza del Consiglio regionale per uno dei suoi uomini.
IL POSSIBILE ASSESSORATO PER EMILIANO
Michele Emiliano, secondo rumors locali, potrebbe a sorpresa essere coinvolto nella giunta del suo successore Decaro con un assessorato. Nonostante il veto del neoeletto, potrebbe rientrare in giunta. Ma l’accordo non è stato né confermato né smentito. Ufficialmente l’ex governatore ha più volte dichiarato di ambire a una pausa e a trascorrere più tempo con la figlia di due mesi. Una terza possibilità sarebbe quella del rientro in magistratura, “anche se ho 66 anni, mi resterebbero pochi mesi alla pensione” ha detto all’Adnkronos. E rientrerebbe con uno scatto e uno stipendio raddoppiato (da 3.500 euro a 7mila netti). Ha presentato infatti al Consiglio giudiziario di Bari una pratica per poter essere reintegrato a pieno titolo nella magistratura (è in aspettativa da 22 anni) con il riconoscimento della settima professionalità, la maggiore. In attesa forse di sbarcare di nuovo in Parlamento alle politiche del 2027, come candidato del Pd.

