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Chi è Ettore Prandini e cosa lega Coldiretti alla destra

Polemiche politiche sul presidente di Coldiretti Prandini per aver inveito contro due deputati di +Europa
Tensioni davanti a Palazzo Chigi fra il presidente di Coldiretti Ettore Prandini e i vertici di +Europa Riccardo Magi e Benedetto Della Vedova. Momenti di tensione, tra spintoni e insulti che hanno coinvolto anche i relativi staff, e con il dispositivo di sicurezza predisposto per piazza Colonna che a fatica ha riportato la calma.
PERCHE’ PRANDINI HA INVEITO CONTRO DELLA VEDOVA
In occasione del voto finale del Parlamento sul disegno di legge che introduce il divieto alla carne sintetica, Coldiretti – sostenitore del provvedimento – ha allestito un presidio davanti alla Galleria Colonna, a due passi da Palazzo Chigi.
Negli stessi minuti i due esponenti di +Europa, insieme ad alcuni colleghi di partito, manifestavano contro di fronte alla sede del governo. Prandini ha attraversato la strada puntando contro i due deputati.”È arrivato come un ossesso dicendomi delinquente e ci ha aggrediti fisicamente” ha detto Della Vedova.
Il divieto alla carne coltivata è legge. Scontro davanti a Palazzo Chigi tra il presidente di Coldiretti Ettore Prandini e il segretario di Più Europa Riccardo Magi #ANSA pic.twitter.com/eNvbQFMcUP
— Agenzia ANSA (@Agenzia_Ansa) November 16, 2023
BOTTA RISPOSTA DELLA VEDOVA-PRANDINI CON MINACCE DI DENUNCIA
“Se il presidente di Coldiretti si sente in diritto di aggredire un parlamentare credo che siamo all’eversione. È una persona che non dovrebbe ricoprire un ruolo del genere, ora facciamo una bella denuncia”. Ha annunciato il deputato di +Europa. “Chiediamo che il governo si dissoci”, ha aggiunto il segretario di +Europa, Riccardo Magi
“Della Vedova Mi denuncia? Noi faremo altrettanto per i cartelli che lui ha esposto, venendo a provocare una manifestazione che era assolutamente pacifica fino a quel punto, con le scritte ‘agricoltori coltivano ignoranza’”. Ha replicato il presidente di Coldiretti Prandini. “Di fronte a una provocazione di quel tipo, sono andato a dirgli quello che penso di lui e ho cercato di fargli abbassare il cartello – la versione del presidente di Coldiretti -. Questo è quello che avvenuto. Se poi lui vuole creare le condizioni per cui questa strumentalizzazione gli possa dare visibilità personale che diversamente non avrebbe, è libero di farlo. E noi agiremo a nostra volta nelle sedi opportune, rispetto a un comportamento che non ha nulla di democratico, come lui si definisce, e soprattutto non è rispettoso del lavoro di milioni di agricoltori”.
Carne coltivata, lo scontro tra Prandini e Magi-Della Vedova davanti a Palazzo Chigi pic.twitter.com/EiecdZSOhx
— askanews (@askanews_ita) November 16, 2023
CHI E’ETTORE PRANDINI
Ettore Prandini, 51 anni, lombardo con tre figli, dal 2018 è il presidente nazionale di Coldiretti, la maggiore organizzazione di imprese agricole d’Italia con 1,6 milioni di associati (si legge sul sito). Figlio dell’ex ministro democristiano Giovanni Prandini, laureato in giurisprudenza, guida un’azienda zootecnica di bovini da latte e gestisce un’impresa vitivinicola con produzione di Lugana. Lunga la carriera in Coldiretti. Dal 2006 è alla guida della Coldiretti Brescia mentre dal 2012 è al vertice della Coldiretti Lombardia. Dal 2013 è inoltre vice Presidente dell’Associazione Italiana Allevatori. Prima di essere eletto presidente nazionale aveva ricoperto per quattro anni la carica di vice presidente.
IL ‘FILO GOVERNISMO’ DI COLDIRETTI
Prandini, insieme al segretario generale Vincenzo Gesmundo, guida un fronte che negli anni si è principalmente contraddistinto per essere nei fatti filo governativo, a prescindere dai colori politici, provando a far valere gli interessi della categoria nelle interlocuzioni e nelle politiche governative. Nella sostanza, Coldiretti ha provato sempre a fare il proprio lavoro.
Con la destra però c’è sempre stato un feeling particolare, le battaglie dell’associazione degli agricoltori sono sempre state più nelle corde del centrodestra. Tanto che Lega e Forza Italia hanno provato a contendersi le simpatie (e quindi i voti) di una delle maggiori associazioni europee. Negli ultimi anni, con l’ascesa vertiginosa di Fratelli d’Italia, c’è stato un evidente avvicinamento del duo Prandini-Gesmundo a Giorgia Meloni e, soprattutto, al cognato Francesco Lollobrigida.
LA SINTONIA DI COLDIRETTI CON GIORGIA MELONI
Basti ricordare che la prima uscita pubblica dopo le elezioni della futura premier fu proprio a un evento promosso da Prandini, per l’esattezza a Milano al Villaggio Coldiretti. In quell’occasione formalizzò il concetto di ‘sovranità alimentare’, che sarebbe stato poi alla base del nuovo Ministero affidato proprio a Lollobrigida. E firmò la petizione mondiale per ‘fermare lo sbarco a tavola del cibo sintetico’. Proprio il tema oggetto della sfiorata rissa odierna tra Prandini e Della Vedova.
Giorgia Meloni, nella sua prima uscita pubblica dopo la vittoria alle elezioni al Villaggio #Coldiretti a Milano, ha firmato la petizione mondiale per fermare lo sbarco a tavola del cibo sintetico #stocoicontadini #villaggiocoldiretti #villaggiocoldirettimilano pic.twitter.com/7FMIRiNsA3
— Coldiretti (@coldiretti) October 1, 2022
IL NUOVO CAPO DI GABINETTO DI LOLLOBRIGIDA: DA COLDIRETTI AL MINISTERO
Scriveva Repubblica l’1 ottobre: “Lo scorso 14 settembre Lollobrigida ha nominato senza fare tanti annunci il suo nuovo capo di gabinetto, dopo l’uscita di Giacomo Aiello che torna all’avvocatura dello Stato: si tratta di Raffaele Borriello, in passato vicecapo di gabinetto del ministro dem Maurizio Martina e dirigente negli staff di vari ministri, oltre ad essere stato direttore dell’Ismea, l’istituto pubblico per i servizi ai mercati agricoli. Negli ultimi anni però aveva lasciato incarichi ministeriali per andare a fare il responsabile dell’area legislativa e delle relazioni istituzionali dell’associazione privata Coldiretti, che raggruppa ormai colossi come Bonifiche ferraresi, le aziende agricole dei Benetton e i principali gruppi del settore. Un ufficio, quello di Borriello, che faceva da supporto a dirigenti e iscritti. Adesso Borriello, un esperto comunque nel settore agricolo, torna dall’altra parte della barricata: alla guida dello staff del ministro Lollobrigida in un ministero che con Coldiretti però ha molto a che fare.
IL FEELING DELL’ASSOCIAZIONE GUIDATA DA PRANDINI CON I MINISTRI DELL’AGRICOLTURA
“Questo è solo uno degli esempi dei rapporti che il ministero – proseguiva Repubblica – potrebbe avere con esponenti della potente associazione, che ha un feeling particolare con i ministri dell’Agricoltura, ma con Lollobrigida l’intesa è davvero forte. Prandini in campagna elettorale ha partecipato a un evento a Potenza organizzato da FdI, e il ministro ha sostenuto battaglie dell’associazione: dalla lotta alle carni sintetiche, all’apertura del numero di migranti da regolarizzare nei campi come accaduto nell’ultimo decreto flussi, passando per la richiesta all’Ue di ridurre i limiti alla pesca a strascico”.