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Chi è Nello Musumeci e perché non si ricandida in Sicilia

Musumeci

Primo presidente di Provincia eletto direttamente dal popolo, Musumeci è stato presidente della Commissione Parlamentare Antimafia e Governatore della regione sicilia

Nello Musumeci, Governatore della Sicilia, non si candiderà alle prossime elezioni regionali, fissate per il 25 settembre. Lo ha annunciato su Facebook, aprendo, di fatto, una nuova pagina per la Regione.

Ma chi è Nello Musumeci? Andiamo per gradi.

Le parole di Nello Musumeci

“Basta con questo interminabile mercato nero dei nomi. Cercatevi un candidato che risponda alle vostre esigenze. Mi rendo conto di essere un presidente scomodo. Ringrazio di vero cuore Giorgia Meloni e Ignazio La Russa per il convinto e tenace sostegno datomi. Torno a fare il militante”. Sono queste le parole con cui Nello Musumeci, governatore della Sicilia, ritira la sua candidatura alle regionali del 25 settembre.

Candidatura ostacolata dal centrodestra

A volere Musumeci ancora Governatore è Fratelli d’Italia, ma la sua rinnovata candidatura è ostacolata da tutto il resto del centrodestra.  Lega e Forza Italia vorrebbero la berlusconiana Stefania Prestigiacomo. Ma a Giorgia Meloni l’ex ministra proprio non piace: salì a bordo della Sea Watch 3 con alcuni esponenti del Partito democratico e il segretario di Sinistra italiana Nicola Fratoianni per protestare contro la decisione del governo Conte I di negare l’approdo alla nave con 47 migranti a bordo.

“Abbiamo sempre difeso l’unità del centrodestra e continueremo a farlo, anche in Sicilia, dove il candidato migliore per noi rimane Nello Musumeci. Una cosa, però, non ci si può chiedere: sostenere un candidato che saliva sulla Sea Watch con il Pd”, ha scritto la Meloni su Twitter.

Chi è Nello Musumeci

Nomi e proposte a parte, di scena esce sicuro (almeno per ora) Nello Musumeci, classe 1955  e  cresciuto nelle fila della Destra politica catanese. Bancario, giornalista pubblicista, è stato il primo presidente di Provincia eletto direttamente dal popolo, dal 1994 al 2003. Durante il Suo mandato ha riaperto al pubblico, nel capoluogo etneo, il grande Centro Le Ciminiere, all’interno del quale ha realizzato il Museo storico dello sbarco in Sicilia ed il Museo del Cinema. Durante e dopo la preoccupante eruzione dell’Etna del 2001 è nominato Commissario del governo nazionale per gestire l’emergenza e la ricostruzione delle infrastrutture distrutte sul vulcano.

Per tre legislature è eletto deputato, con Alleanza nazionale, al Parlamento europeo (1994-2009). Nel 2008 entra nel consiglio comunale di Catania, il più votato dalla Città. Tre anni dopo è chiamato a far parte del IV governo Berlusconi, quale sottosegretario di Stato al Lavoro e alle Politiche sociali. Nel 2012 è eletto deputato all’Assemblea regionale siciliana dove assume – per voto unanime – la presidenza della Commissione parlamentare Antimafia. Per il suo costante impegno sul fronte della legalità, subisce minacce mafiose che lo costringono per anni a vivere sotto scorta.

Nel 2014 è tra i promotori del Movimento politico autonomista #DiventeràBellissima, con il quale nel novembre 2017 diventa Presidente della Regione Siciliana, sostenuto da una coalizione di centrodestra.

È tra i fondatori dell’Isspe, l’Istituto siciliano di studi politici ed economici. Ha scritto e pubblicato saggi di storia contemporanea.

Dal 2020 è presidente della Commissione intermediterranea d’Europa: un’assemblea che riunisce una cinquantina di regioni di dieci diversi Paesi: Cipro, Spagna, Francia, Grecia, Italia, Libano, Malta, Portogallo, Marocco e Tunisia. La Commissione è espressione della Conferenza delle regioni marittime e periferiche

 

 

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