La nuova tessera 2026 del Pd avrà il volto di Tina Anselmi, nel decennale della scomparsa. Lo ha annunciato la segretaria Elly Schlein all’assemblea nazionale del Pd. Chi è e cosa ha rappresentato per l’Italia
Dopo Enrico Berlinguer, due anni fa, ora nella tessera del Pd appare il volto di Tina Anselmi, un omaggio a una “madre della Repubblica” a dieci anni dalla scomparsa. Lo ha annunciato la segretaria Elly Schlein.
CHI È TINA ANSELMI
Figura fondativa della Repubblica, Tina Anselmi è stata la prima donna ministro nella storia della Repubblica italiana, oltre che un simbolo di rigore morale e impegno civile.
Nata a Castelfranco Veneto nel 1927, nel ’44 fu costretta dagli occupanti nazifascisti ad assistere all’impiccagione di decine di prigionieri innocenti.
Da quel momento Tina Anselmi aderisce attivamente alla Resistenza in qualità di staffetta partigiana con il nome di battaglia di Gabriella. Nel ’44 si iscrive alla Democrazia Cristiana. Nel dopoguerra si impegna nell’attività sindacale all’interno della CGIL e poi, dalla sua fondazione nel 1950, alla CISL. Si occupa di operai del settore tessile e degli insegnanti delle elementari.
Nel 1976 diventa la prima donna a ricoprire la carica di ministro della Repubblica Italiana: il governo Andreotti III le assegna il dicastero del lavoro e della previdenza sociale, e verrà riconfermata poi come ministro della sanità nei governi Andreotti IV e V.
Nel 1978 firma, in qualità di Ministro della Salute, la Legge 194 per l’interruzione volontaria della gravidanza. Da sempre vicina ai problemi della famiglia e della donna, fu lei la promotrice della legge sulle pari opportunità e tra i primi firmatari della legge che apriva alla parità salariale tra uomo e donna nei luoghi di lavoro (legge del 1977). Fu considerata come una “madre della Repubblica” e per questo candidata più volte come Capo dello Stato, prima nel ’92 e poi nel 2006.
SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE E COMMISSIONE SULLA P2
Anselmi, da Ministro della Sanità, fu anche firmataria della legge istitutiva del Servizio Sanitario Nazionale con Legge 833 del 1978. In un’intervista rilasciata venticinque anni dopo al Sole 24 Ore, ribadì la conquista sociale e civile che la norma aveva significato per la salute di tutti i cittadini italiani, che da quel momento avrebbero avuto il diritto ad essere curati in caso di malattia.
In quell’occasione non nascose le obiezioni provenienti dai partiti di destra e dai medici sui costi economici che la riforma avrebbe comportato, ma ribadì il carattere prioritario di garantire il diritto alla salute in una società che aveva scelto la via della democrazia.
Tra le varie attività svolte la Anselmi fu anche presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulla Loggia massonica P2.
LA SIMBOLOGIA PD
“Capii allora che per cambiare il mondo bisognava esserci”: è questa la celebre frase di Tina Anselmi ripresa dal Pd per presentare la nuova tessera del partito. Un messaggio politico attualissimo che abbraccia anche il patrimonio dei sindacati e della CISL, che lo ha assunto come architrave identitaria nel XIX Congresso confederale.
Un messaggio che prova a intercettare un’area sindacale ben precisa, nel tentativo di allargare il perimetro di un partito spesso percepito come distante dai corpi intermedi e che ora prova a rilanciarsi sui temi del lavoro, della partecipazione e della rappresentanza.

