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rete civica

Chi fa parte della Rete Civica Solidale

Una nuova casa per cattolici e laici del centrosinistra

Nasce a Roma la Rete Civica Solidale, un nuovo progetto politico che punta a riunire le anime cattoliche e laiche del centrosinistra rimaste senza rappresentanza nei partiti tradizionali. L’iniziativa è stata presentata ufficialmente come “piattaforma aperta” promossa da liste civiche, amministratori locali, parlamentari e associazioni. L’obiettivo? Riempire lo spazio vuoto al centro dello scenario politico italiano, offrendo un’alternativa credibile al centrodestra e coinvolgendo chi, deluso, ha smesso di votare.

DA TARQUINIO A CHIORAZZO

A chiarire la natura della nuova iniziativa è l’europarlamentare Marco Tarquinio, eletto nelle liste del Partito Democratico, che parla di una rete “nata dall’unione di esperienze politiche e amministrative, e non da una scissione”. Una rete, dunque, radicata nel centrosinistra ma con l’ambizione di superare le logiche dei partiti esistenti. Al centro valori concreti di pace, solidarietà sociale ed economica, diritti umani, e lotta all’individualismo. Tarquinio sottolinea la volontà di costruire un luogo politico “aperto e dialogante”, capace di dare voce al “noi”, in un’epoca dominata dall’ego e dalla logica dell’“io”.

Angelo Chiorazzo, vicepresidente del Consiglio regionale della Basilicata, descrive la nascita della Rete come “solo la prima tappa di un cammino condiviso da cattolici e laici”. L’appello è rivolto soprattutto a chi oggi non si sente rappresentato: “C’è uno spazio che va colmato – dice – per rimettere insieme coloro che non si riconoscono nei partiti tradizionali e che per questo hanno scelto l’astensione”. Secondo Chiorazzo, è da queste persone, dai territori e dalle esperienze civiche che può nascere una nuova partecipazione democratica.

DA PAOLO CIANI A STEFANIA PROIETTI

Fra i promotori figurano anche Paolo Ciani, deputato e segretario di Demos, la presidente della Regione Umbria Stefania Proietti, il sindaco di Udine Alberto De Toni, e Giuseppe Irace, segretario del movimento Per – Persone e Comunità. Proprio Irace ha sottolineato l’urgenza di un soggetto politico che esprima una radicalità sociale “autentica e popolare, e non solo propaganda”. L’intento comune è chiaro: unire le forze civiche e associative per creare una proposta politica capace di influenzare il centrosinistra senza farsi risucchiare dalle sue logiche esclusive o elitiste.

All’evento di presentazione erano presenti esponenti di diverse estrazioni politiche e culturali. Tra loro Marta Bonafoni, coordinatrice della segreteria nazionale del Pd, Maria Elena Boschi (Iv), l’ex viceministro Mario Giro, le assessore romane Barbara Funari e Monica Lucarelli, la consigliera comunale di Torino Elena Apollonio, oltre a numerosi sindaci e amministratori locali da tutta Italia.

“Vogliamo mettere a sistema le nostre esperienze politiche e umane” ha detto Stefania Proietti, descrivendo la Rete Civica Solidale come un contenitore valoriale e programmatico in cui far confluire esperienze diverse ma unite dal comune impegno per il bene comune. E come ha spiegato il sindaco De Toni, “l’obiettivo è costruire un’alternativa credibile, che parli di solidarietà, comunità e partecipazione”. Un progetto ambizioso che si candida a ridare voce a chi oggi non la sente più.

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