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Consigli utili a governo e Bruxelles su Iva e investimenti. Parla il prof. Piga

L’economista Gustavo Piga a Policy Maker: abolire presentazione Def prima delle elezioni, solo dopo il voto sentiremo cose serie. In Italia siamo al delirio

Una buffonata. Gustavo Piga, economista, saggista ed editorialista, è essenziale ma quanto mai chiaro sul balletto che si sta facendo intorno al Def, in Italia e in altri Paesi. La verità, spiega il docente di Economia politica all’ateneo romano Tor Vergata, è che “siamo alla vigilia elettorale e si può dire qualsiasi cosa. Gli elettori del resto sono abituati, ne hanno sentite di ogni genere, da tutti i governi, da quello attuale e dai precedenti”.

LE ULTIME SUL DEF

Intanto le discussioni su cosa debba contenere il documento di programmazione economica e finanziaria vanno avanti così come il braccio di ferro tra gli alleati. La Lega insiste per inserire la flat tax mentre il Movimento Cinque stelle è nettamente contrario e il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, rileva: “La flat tax è un pilastro del progetto di governo ma dobbiamo renderla compatibile con la finanza pubblica”. Per quanto riguarda i numeri, nelle ultime bozze è previsto un Pil in crescita solo dello 0,2% e un debito in salita al 132,6%, a rischio procedura d’infrazione europea dunque. Oggi è in programma un vertice a Palazzo Chigi con il ministro dell’Economia Giovanni Tria e con il premier e i suoi vice Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Domani il Def, come annunciato dallo stesso Conte, dovrebbe arrivare in Consiglio dei ministri.

PIGA: RIMANDARE IL DEF A DOPO LE ELEZIONI

In questo bailamme, la soluzione di Piga è molto semplice: “Consiglierei vivamente a tutti, anche alle istituzioni europee, di abolire la scadenza del Def prima di una consultazione elettorale, è una buffonata, si veda anche quello che sta accadendo in altri Paesi”. Rinviando la presentazione del documento a dopo il voto “è possibile concentrarsi su questioni serie qual è la programmazione economica di un Paese”.

PIGA: IN ITALIA SIAMO AL DELIRIO

Nel concreto, parlando di quanto sta accadendo in Italia, l’economista esperto anche di euro e di Ue dimostra ancora una concisione lineare: “Di Maio ha detto senza mezzi termini che non si aumenta l’Iva. Si tratta di un’occasione persa per liberarci delle clausole di salvaguardia e per utilizzare quelle risorse per investimenti pubblici. Non avendo questo gettito extra da utilizzare e aggiungendo la flat tax siamo al delirio”. Non c’è dubbio: “Solo dopo le elezioni potremo sentire cose coerenti e serie”.

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