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Conte dice che quota 100 non sarà rinnovata: cosa succede ora

Conte Quota 100

Conte ha detto che il rinnovo di quota 100 “non è all’ordine del giorno”. Commenti, numeri e scenari

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha detto che il rinnovo di quota 100 “non è all’ordine del giorno”.

Si tratta della riforma delle pensioni approvata a gennaio dell’anno scorso dal governo Conte I – sostenuto dal Movimento 5 Stelle e dalla Lega – che permetteva di andare in pensione a chi avesse almeno 62 anni di età e avesse versato almeno 38 anni di contributi.

COSA HA DETTO CONTE SU QUOTA 100

Intervenuto al Festival dell’Economia di Trento, Conte ha detto che quota 100 “è un progetto triennale ed era un progetto di riforma che veniva a supplire a quello che era un disagio sociale che si era creato. È stata un’offerta temporanea triennale, che scadrà l’anno prossimo. Non è all’ordine del giorno il rinnovo di quota 100”.

La misura, in effetti, era stata presentata fin dall’inizio come “sperimentale” e, in quanto tale, sarebbe rimasta in vigore solo per tre anni, dal 2019 al 2021.

I NUMERI DI QUOTA 100

Nei primi sei mesi dell’anno quota 100 è stata usufruita da meno di 48mila persone, riporta il Fatto Quotidiano. Ma che le adesioni sarebbero state inferiori alle aspettative era già stato predetto: “solo il 60 per cento circa della platea stimata ha aderito” a quota 100, scriveva l’Agi nell’ottobre 2019.

La riforma è stata contestata anche per i suoi costi e perché abbassa ulteriormente l’età pensionabile, che in Italia è inferiore alla media dei paesi occidentali.

Sempre secondo la stima di Agi, l’abolizione di quota 100 permetterà allo stato di risparmiare quasi 17 miliardi di euro nel biennio 2020-2021. Ma il risparmio effettivo potrebbe essere più basso, nota la stessa agenzia – poco più di 11 miliardi nello stesso periodo -, perché un terzo dei fondi stanziati per la misura non verrebbe speso, vista la bassa adesione.

LE RISPOSTE DI RENZI E SALVINI

Matteo Renzi di Italia Viva, noto oppositore di quota 100, ha accolto positivamente le parole di Conte e sta cercando di intestarsi la vittoria della cancellazione della misura. “E’ una svolta importante”, ha scritto Renzi su Twitter; “Dopo aver cambiato linea in Europa, torniamo alla serietà sulle pensioni rimediando ancora ai danni del governo populista. Prossimo obiettivo: il Mes”.

Al contrario, Matteo Salvini della Lega, che di quota 100 era stato uno dei maggiori promotori, ha detto che “Vogliono tornare alla Legge Fornero. La Lega non glielo permetterà, promesso. Non si scherza con i sacrifici di milioni di lavoratrici e lavoratori italiani”.

COSA SUCCEDE ORA

Per il post-quota 100, il governo sta studiando nuovi meccanismi di pensionamento anticipato rispetto ai 67 anni di età necessari per accedere alla pensione di vecchiaia, scrive Sky TG24.

Un’opzione prevede ad esempio una soglia di accesso alla pensione a 63-64 anni per chi abbia 38-39 anni di contributi, con l’introduzione di alcune penalizzazioni legate al calcolo contributivo.

Inoltre, si sta discutendo di prorogare ulteriormente Opzione Donna, la formula che permette alle lavoratrici di accedere al pensionamento anticipato sulla base della sola età contributiva: almeno 35 anni. Se Opzione Donna dovesse essere prorogata, le lavoratrici nate entro il 31 dicembre 1962 e quelle autonome nate entro il 31 dicembre 1961 – che abbiano però almeno 35 anni di contributi entro il 31 dicembre 2020 – potranno accedere alla pensione anticipata.

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