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Continua lo stallo sulle riforme: le prime pagine

Israele

È scontro sulle riforme, le proteste degli studenti contro il caro affitti, Von der Leyen in Ucraina, la condanna di Trump, le celebrazioni di Putin La rassegna stampa

CORRIERE DELLA SERA

“Meloni-Schlein, l’intesa non c’è” apre il maggiore quotidiano nazionale.

“Sulle riforme costituzionali si percepisce un’incomunicabilità che è in primo luogo culturale”, scrive Massimo Franco nel fondo, intitolato “Partenza in salita”.

Subito sotto troviamo le previsioni riguardo la globalizzazione e le frontiere (“Una sfida comune”).

A centro pagina risaltano le celebrazioni russe per la Giornata della vittoria contro i nazisti. “La parata (dimessa) di Putin «Russia in una guerra vera»”, è il titolo.

Nel taglio alto spicca la condanna di Donald Trump per abusi sessuali (“Trump condannato per abusi sessuali”).

Nel taglio basso troviamo invece la notizia dell’uccisione di un reporter francese nel Donbass (“Un reporter francese ucciso nel Donbass”).

In spalla spazio alla protesta degli studenti contro il caro affitti (“Studenti in tenda, dilaga la protesta «Noi senza casa e senza futuro»).

Nella stessa sezione spicca l’attacco di Israele nella striscia di Gaza (“Raid di Israele: tra i morti a Gaza anche 4 bambini”).

LA REPUBBLICA

“Meloni, il muro di Schlein”, apre il quotidiano Gedi.

A centro pagina spicca la protesta degli studenti contro il caro affitti (“Il grido studentesco: Senza casa niente futuro”).

“Patto Ppe-destre: ipotesi Tajani futuro presidente della Commissione Ue” è il secondo titolo in evidenza.

“C’è un’Italia delle tende e un’Italia del palazzo”, scrive Carmelo Lopapa nel fondo.

Subito sotto spicca il tema della demografia (“Non siamo un Paese per asili”).

In spalla troviamo invece la notizia della condanna di Trump per abusi sessuali (“Abusi sessuali, Trump colpevole. Alla vittima cinque milioni”).

Nella stessa sezione risaltano le celebrazioni organizzate da Putin per la Giornata della Vittoria (“Sette scudi umani per la mesta parata di Putin”).

Subito sotto spicca il viaggio di Ursula Von der Leyen in Ucraina (“Von der Leyen a Kiev apre la strada per l’Europa”).

LA STAMPA

“Riforme, sfida Meloni-Schlein” titola in apertura il quotidiano torinese.

Il tema dell’incontro tra Premier e segretario del Pd torna anche nel fondo (“Tra Giorgia e Elly partita identitaria”).

“Perché la premier adesso è più sola”, è il titolo del commento di Sorgi nel fondo.

A centro pagina spicca l’intervista ai genitori di Giulio Regeni (“Feriti da Descalzi”).

Nel taglio alto spazio alle nomine (“Finanza, caos governo. Giorgetti: deciderò io”).

Nella stessa sezione risalta la riforma del lavoro (“Soldi ai non occupabili, donne ancora punite” e “Se la destra tradisce i piccoli vulnerabili”).

In spalla troviamo invece la notizia della condanna di Trump per abusi sessuali (“Trump condannato per abusi sessuali e diffamazione, 5 milioni a Carroll”).

Subito sotto spicca la celebrazione della Giornata della Vittoria in Russia (“Un Putin ormai isolato e umiliato da Prigozhin”).

IL SOLE 24 ORE

“Banche, in tre mesi boom di utili”, apre il quotidiano di Confindustria.

Banche protagoniste anche nel taglio alto (“L’Abi: premi a chi investe nel sistema economico”).

Nel fondo spicca l’intervista a Alberto Cirio, presidente Radiocor (“Parla Cirio: Il Piemonte diventerà l’hub logistico d’Europa”).

Subito sotto troviamo invece l’annuncio del Ministero dell’Economia della proroga dello split payment (“Split payment verso la proroga fino al 30 giugno del 2026”).

A centro pagina risalta il tema del Giubileo, con i primi cantieri pronti a partire in estate (“Giubileo 2025, sfida da 2,9 miliardi per 184 opere”).

“Pnrr, da chiudere nel 2023 interventi da 1,6 miliardi per le nuove generazioni”, si legge nel taglio medio.

Nella stessa sezione spiccano gli obiettivi di crescita del gruppo Marcegaglia (“Marcegaglia accelera sulla crescita: obiettivo 10 miliardi di ricavi”).

Tante le notizie in spalla, dalle celebrazioni in Russia (“Putin: dall’Occidente guerra contro di noi. Von der Leyen: Kiev verso la Ue) alla condanna di Trump (“Trump condannato per aggressione sessuale”), passando per le riforme (“Meloni punta sull’elezione diretta del premier”) e le banche (“Ubs, nella direzione entra l’ex Ceo di Credi Suisse”).

IL FOGLIO

“Il ciclo di riforme costituzionali non minaccia la democrazia, ma una Repubblica parlamentare trasformista che ha fatto il suo”, apre il quotidiano diretto da Claudio Cerasa.

“Contro il pacifismo strabico”, è il secondo titolo in evidenza. “I tiranni cadono grazie alla solidarietà del mondo libero e al coraggio dei dissidenti, che però non compaiono mai negli appelli dei pacifisti italiani” si legge nel sottotitolo.

A centro pagina spicca il tema del Regolamento Ue sugli imballaggi (“Insalexit non ci avrai”).

“Per le riforme non serve l’armocromia” è il titolo del fondo.

Subito sotto troviamo la notizia che Meloni starebbe pensando alla ratifica del Mes entro l’estate (“Il Mes di giugno”).

DOMANI

“Le riforme di Meloni non esistono. Ma riescono a dividere Pd e M5S” apre il quotidiano diretto da Emiliano Fittipaldi. “Minoranze contrarie all’elezione diretta, ma non il Terzo Polo. Conte vuole una commissione, Schlein no. Ma nel pomeriggio i due si sentono e si ripromettono un coordinamento. Iv si smarca, anche da Calenda”, si legge nel sottotitolo.

“Il confronto fra le diverse proposte può utilmente essere informale, ma il luogo del confronto formale è e deve rimanere il Parlamento”, scrive Gianfranco Pasquino nel fondo (“Le modifiche alla Costituzione si discutono in Parlamento”).

“Il vero protagonista di questo 9 maggio è stato Prigozhin”, scrive Morini nei “Fatti”.

“ReCommon e Greenpeace portano Eni in tribunale”, titola Cotugno nell'”Analisi”.

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