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Cosa ha detto Mario Draghi al Meeting di Cl a Rimini. Il Discorso integrale

Mario Draghi Consiglio Europeo  

Tasse, inflazione, elezioni: cosa ha detto Mario Draghi al Meeting di Cl a Rimini

48 minuti di discorso e lunghi, lunghissimi, applausi. La partecipazione di Mario Draghi al Meeting di Comunione e Liberazione di Rimini ha il sapore di un commiato di un padre ai figli: “Invito tutti ad andare a votare”, ha detto Draghi,  e rivolgendosi ai giovani: “Vivete la politica soprattutto come testimonianza di una vita coerente con gli ideali, sperate, combattete e costruite. Voi giovani siete la speranza della politica”.

Tra i punti toccati, quello delle tasse, dell’inflazione e del prossimo Governo.

Verso un futuro, nonostante le incertezze ed inflazione

Dobbiamo pensare con pragmatismo al “paese che siamo e che vogliamo diventare”, ha detto Draghi. “siamo in un momento estremamente complesso per l’Italia e la Ue, con il quadro geopolitico in rapida trasformazione con il ritorno della guerra e le tensioni su Taiwan. La congiuntura economica è segnata da una profonda incertezza”.

L’inflazione pesa ” in modo molto gravoso sui bilanci di famiglie e impese”.

“Sembravamo avviati verso una ripresa lenta e incerta, a 18 mesi di distanza possiamo dire che non è andata così: gli italiani hanno reagito con coraggio e concretezza e hanno riscritto una storia che sembrava già decisa. Insieme abbiamo dimostrato che l’Italia è un grande Paese che ha tutto quello che serve per superare le difficoltà che la storia ci mette davanti”, ha affermato il premier, sostenendo che “In questa fase del ciclo economico era giusto dare e non prendere: non abbiamo mai aumentato tasse, tranne quelle per gli extraprofitti” ed “Il Governo ha iniziato un percorso di riduzione delle tasse: mi riferisco alla riduzione del cuneo fiscale, ad esempio. L’obiettivo è stato quello di far sì che il Fisco fosse equo. L’evasione fiscale non deve essere né tollerata né incoraggiata”.

I consigli al prossimo Governo

“Sono convinto che il prossimo governo, di qualunque colore sarà, riuscirà a superare le difficoltà che sembrano insormontabili: l’Italia ce la farà anche questa volta”, ha detto Draghi augurandosi che “chiunque avrà il privilegio” di essere eletto sappia “saprà rappresentare lo spirito repubblicano che ha animato dall’inizio il nostro esecutivo”.

Non mancano i consigli pratici: “protezionismo e isolazionismo non coincidono col nostro interesse nazionale”, ha affermaro il Premier. “L’Italia non è mai stata forte quando ha deciso di fare da sola. Il suo posto è al centro dell’UE. Con questa visione i nostri padri hanno ricostruito l’Italia. L’Italia ha bisogno di un’UE forte tanto quanto l’UE ha bisogno di un’Italia forte. L’Italia sa essere un paese autorevole ed è con l’autorevolezza che si ha il rispetto degli altri”.

“La credibilità interna deve andare di pari passo con quella internazionale.  L’Italia è paese fondatore di Ue, protagonista del G7 e della Nato”, ha sottolineato il Premier.

L’invito al voto

“Bisogna pensare a garantire all’Italia il ruolo di uno degli stati protagonisti del mondo. Questo passaggio storico drammatico necessita coraggio di azione. Le decisioni che prendiamo oggi sono destinate a cambiare il futuro dell’Italia. L’Italia è un grande paese che ha tutto ciò che serve per superare gli ostacoli che le vengono messi davanti”, ha aggiunto.

“Invito tutti ad andare a votare”.

La questione gas

Draghi ha anche parlato del gas e della dipendenza dalla Russia.  Le importazioni di gas russo sono “sempre meno significative e una loro eventuale interruzione avrebbe un impatto minore, gli stoccaggi sono oramai all’80% in linea con il raggiungimento del 90% entro ottobre”.

Con la realizzazione di nuovi “rigassificatori l’Italia sarà in grado di essere completamente indipendente dal gas russo dall’autunno 2024. E’ un obiettivo fondamentale per la sicurezza nazionale”.

Il costo del gas ha “raggiunto livelli insostenibili”, ha affermato il Premier.

Il discorso integrale

 

 

 

 

 

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