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Cosa prevede il disegno di legge sull’autonomia differenziata di Calderoli

Calderoli

Il Ministro Calderoli presenta un disegno di Legge sull’autonomia differenziata. Ecco cosa prevede

Autonomia. È questo il tema che il ministro per le Riforme Roberto Calderoli riporta sui tavoli del Governo, presentando in Conferenza Stato Regione la bozza di disegno di legge sull’autonomia differenziata.

I Governatori del Sud e l’opposizione criticano, fortemente, il provvedimento. Oggi, 18 novembre, Calderoli avrà un confronto con la premier Giorgia Meloni.

Autonomia differenziata: ecco cosa prevede la bozza

La legge si occupa di definire la cornice entro la quale il Governo e le singole Regioni si spartiscono “autonomie” e “responsabilità”. In ballo, in pratica, c’è l’elenco delle 23 materie che la riforma costituzionale del 2001 ha assegnato alla competenza concorrente fra Stato e Regioni, tra cui istruzione, professioni e infrastrutture.

La bozza di legge chiede al Governo di stabilire i livelli essenziali di prestazione (che lo Stato deve garantire “su tutto il territorio nazionale”) e poi, dunque, procedere alla firma di un accordo diretto sulle materie da delegare alle Regioni. Sempre nella bozza viene fissato il termine di un anno, oltre il quale, se non vengono approvati con decreto del presidente del Consiglio, le funzioni possono comunque essere trasferite alla Regione. Come? “Si applica il criterio della spesa storica sostenuta dalle amministrazioni statali nella Regione per l’erogazione dei servizi pubblici corrispondenti”.

Questo il nodo più contestato, dal momento che secondo alcuni, si andrebbero ad aggravare le differenze nel Paese tra le diverse regioni.

Le parole di Calderoli

“È un percorso che dobbiamo fare insieme e nessuno verrà danneggiato” afferma il ministro per le Riforme Roberto Calederoli. “Non c’è una spaccatura tra Nord e Sud, c’è una paura del Sud che qualcuno si avvantaggi a svantaggio loro. Mi auguro che tutti possano avere un vantaggio, piccolo o grosso, da questa riforma”.

Le critiche dell’opposizione

Parole che non hanno certo messo a tacere i timori dell’opposizione. “Prima proponevano la secessione, poi il federalismo fiscale, ora l’autonomia differenziata, non è che possiamo dire che ci fidiamo con certezza”, avverte il presidente della Puglia Michele Emiliano. “È impossibile immaginare qualunque percorso senza partire da una legge cornice che stabilisca quali possono essere le materie oggetto d’intesa. È escluso ad esempio che scuola, energia o trasporti possano esser oggetto di una delega alla Regioni. Il rischio è quello di una Babele”, ha detto Emiliano.

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