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Cosa sappiamo sull’attacco hacker al Senato e alla Difesa degli hacker filo-russi Killnet

Pegasus Trojan Killnet Cambridge Analytica

Sul caso indagano i pm dell’Antiterrorismo di Roma. In Procura è stata trasmessa una prima informativa della Polizia Postale. Dietro ci sarebbe il gruppo filo putiniano Killnet

Sarebbe stato portato a termine dal collettivo filo putiniano Killnet, uno dei più attivi gruppi di hacker russi, l’attacco informatico dell’11 maggio a diversi siti istituzionali italiani, tra cui quello del Senato e della Difesa.

Gli hacker, per mezzo del loro canale Telegram, hanno comunicato di aver colpito Italia e Spagna: “Questa sarà la fine per voi, forse”, la minaccia plateale. Sempre da Telegram, Killnet ha poi invitato gli oltre 57mila iscritti al proprio canale a falsare gli esiti della finale dell’Eurovision Song Contest.

Attraverso la piattaforma il gruppo ha fatto propaganda a Zarya, altro gruppo di hacker associato, che avrebbe portato a segno un colpo sferrato al portale previdenziale ucraino e pubblicato in rete un elenco di oltre 62mila nominativi.

GLI ATTACCHI RIVENDICATI DAGLI HACKER RUSSI

Sul caso italiano indagano i pm dell’Antiterrorismo di Roma, coordinati dall’aggiunto Michele Prestipino. In Procura è stata trasmessa una prima informativa della Polizia Postale. Gli inquirenti procedono per accesso abusivo a sistema informatico.

Dall’inizio delle ostilità di Mosca sul suolo ucraino, Killnet, legato al collettivo Legion, noto per coordinare l’attività di cellule informatiche che hanno come finalità proprio l’attacco a siti di istituzioni e aziende occidentali, ha rivendicato attacchi ai siti governativi dei Paesi che si sono schierati a favore di Kiev: Romania, Polonia e USA.

Tra i blitz più recenti di Killnet quello contro gli ospedali britannici, con la minaccia di bloccare i respiratori dei pazienti ricoverati per Covid-19 nelle terapie intensive.

CHI C’È DIETRO A KILLNET E COME SI MUOVE

Dei membri di Killnet, ovviamente, si sa ben poco, ma il 3 aprile 2022, è stato a sua volta hackerato dai rivali di Bluehornet/Atw, che hanno diffuso alcuni dati personali di quelli che vengono ritenuti i leader del gruppo: secondo le informazioni rilasciate, uno di loro sarebbe residente a Belgorod/Oblast, in Russia.

I vertici avrebbero tra i 20 e i 21 anni.  I pirati informatici di Killnet agiscono con un modus operandi collaudato che prevede un attacco a Ddos (distributed denial of service), che ha lo scopo di sovraccaricare i server di una rete per renderla inutilizzabile.

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