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Cosa sono le assemblee dei cittadini estratti che vorrebbe Cappato

Assemblee Di Cittadini Estratti

L’iniziativa delle Assemblee dei cittadini estratti a sorte è promossa dalla coalizione “Politici per caso – Cittadini informati per decidere” e dal movimento “Eumans – Cittadini per la democrazia e la sostenibilità”,

Lo scorso 20 luglio è stato approvato all’unanimità, dalle Commissioni Affari costituzionali e Ambiente della Camera, l’emendamento al Decreto Semplificazioni che consente di sottoscrivere il voto per il referendum e le leggi di iniziativa popolare in modalità digitale tramite SPID o CIE. Per un Paese in piena transizione digitale, colonna portante anche del venturo PNRR, si tratta di una vera rivoluzione, visto che con pochi clic è possibile prendere parte alla vita democratica della nazione. E potrebbe non essere la sola: Mario Staderini e Marco Cappato hanno infatti avviato una raccolta firme certificate (sta infatti avvenendo, come vuole la legge, tramite SPID) per una legge di iniziativa popolare: “Cittadini per il Clima”. Lo scopo di tale normativa “dal basso” è portare in Italia le Assemblee dei cittadini estratti a sorte.

Per usare le parole degli stessi proponenti, sarebbe una “nuova forma di democrazia deliberativa sperimentate oramai da vent’anni, dove un gruppo di cittadini sorteggiati su base campionaria rappresentativa della popolazione, discute e delibera su un tema dopo essere stato formato da esperti”.

L’iniziativa delle Assemblee dei cittadini estratti a sorte è promossa dalla coalizione “Politici per caso – Cittadini informati per decidere” (coalizione di soggetti e movimenti non elettorali, come le Sardine, Democrazia Radicale, Eumans, Yezers, Oderal, Certi Diritti, gruppi locali di Extinction Rebellion, Diem 25, Certi Diritti ) e dal movimento paneuropeo fondato da Marco Cappato “Eumans – Cittadini per la democrazia e la sostenibilità”, che sostiene i costi per la realizzazione della raccolta firme online. Primo firmatario della proposta è stato Mario Staderini, giurista e attivista che ha aperto la strada alla rivoluzione della democrazia diretta in Italia, con la sua azione volta alla conquista storica della firma digitale per referendum e leggi di iniziativa popolare.

Il primo tema, che il Comitato promotore vorrebbe affrontare riguarda l’emergenza climatica. L’obiettivo è raggiungere le 50mila firme necessarie a depositare la proposta di legge in Parlamento (qui il testo completo della proposta di legge). “Nel mondo – dicono gli organizzatori – si sta diffondendo un nuovo modello deliberativo per soluzioni innovative su temi come il riscaldamento globale. Le assemblee civiche sul clima aiutano ad affrontare domande che i politici eletti non hanno il coraggio di discutere: tassazione delle emissioni, sussidi alle fonti fossili, crescita demografica, allevamenti intensivi”.

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