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Cosa succede nelle Università italiane? Tensioni negli atenei, da Roma a Pisa
Salta l’incontro con Nardella alla Luiss di Roma, mentre la Normale di Pisa chiede lo “stop” agli accordi con Israele
Sono giornate di forti tensioni, per vari motivi, all’interno degli atenei italiani. Non solo quanto accaduto nei giorni scorsi a La Sapienza a Roma, all’università di Genova oppure al caso della partecipazione del rapper Geolier a un incontro alla Federico II di Napoli. Le ultime polemiche riguardano la Luiss di Roma e la Normale di Pisa.
SALTA INCONTRO CON NARDELLA ALLA LUISS
Ad accendersi per primo è il caso della presentazione del libro del sindaco di Firenze Dario Nardella alla Luiss di Roma, in programma il prossimo 4 aprile, a cui avrebbero dovuto partecipare tra gli altri il direttore di Repubblica Maurizio Molinari e l’ex presidente del Consiglio Romano Prodi.
Come ricostruisce Repubblica, “tutto parte da un articolo pubblicato questa mattina, venerdì 29 marzo, su Libero in cui si dice che l’università fa campagna elettorale per Nardella, possibile candidato dei dem alle prossime Europee, e per il Pd. Con incredibile tempismo proprio questa mattina arriva una telefonata del presidente della Luiss Luigi Gubitosi allo stesso sindaco di Firenze con una dolorosa richiesta”, ovvero di annullare l’evento.
LE PAROLE DI NARDELLA
“Mi ha chiamato il presidente della Luiss Gubitosi – racconta Nardella – molto dispiaciuto che mi ha chiesto di annullare l’evento. Io sono rimasto sbigottito e dispiaciuto perché avevamo concordato la presentazione del libro con personalità di varie posizioni politiche, come Gaetano Quagliariello e anche la professoressa Ginevra Cerrina Feroni. Nonostante questa attenzione, la Luiss ha preso questa decisione, io sono dispiaciuto anche per lo stesso Gubitosi, pensavo che in Italia in un’università si potesse fare un confronto libero su un libro. Evidentemente c’è un clima pesante di discriminazione politica, frutto dell’atteggiamento che questo governo di destra ha verso chiunque la pensi diversamente”.
Nardella poi continua: “Sono sinceramente sbigottito e anche un po’ preoccupato per il clima che c’è. Ovviamente non voglio mettere certo in imbarazzo Gubitosi e la Luiss, anche se avevamo concordato tutto. Ora decideremo con il professor Prodi e il direttore di Repubblica Molinari se a questo punto annullare tutto, perché mancano pochi giorni all’evento, o farlo da un’altra parte. Certo è la prima volta che mi succede una cosa del genere. Sono sinceramente senza parole, questa non è una iniziativa politica elettorale, la campagna elettorale delle Europee non è ancora cominciata”.
LA PRECISAZIONE DELLA LUISS: EVENTO CON NARDELLA NON CANCELLATO, RINVIATO A DOPO LE EUROPEE
E’ l’Ansa a riferire che in relazione alla notizia del presunto annullamento della presentazione del libro di Dario Nardella ‘La città universale. Dai sindaci un futuro per l’Italia e l’Europa’, prevista alla Luiss per il prossimo 4 aprile, l’Ateneo intitolato a Guido Carli precisa che questo evento “non è stato cancellato ma semplicemente rinviato a dopo le elezioni europee.
LA NORMALE DI PISA CHIEDE LO STOP ALL’ACCORDO CON ISRAELE
Ci spostiamo poi a Pisa dove, dopo l’università di Torino, anche la Scuola Normale ha chiesto al ministero degli Esteri di rivalutare l’accordo con Israele previsto nel ‘Bando scientifico 2024′, emesso il 21 novembre del 2023 in attuazione dell’intesa per la cooperazione industriale, scientifica e tecnologica’ tra i due Paesi. La richiesta era stata fatta dagli studenti, la mozione è stata poi approvata a maggioranza dal Senato accademico.
‘Si rinnova con forza, anche alla luce della risoluzione Onu del 25 marzo 2024 – si legge nel testo riportato dalle agenzie di stampa – la richiesta di rilascio degli ostaggi e di un immediato cessate il fuoco nella striscia di Gaza al fine di scongiurare l’ulteriore aggravarsi di una situazione umanitaria ormai disperata, che si configura ogni giorno di più come un’inaccettabile forma di punizione collettiva della popolazione palestinese’.
FONTI MUR: SBAGLIATO STOP DELLA NORMALE DI PISA AL BANDO CON ISRAELE
Sempre l’Ansa ha interpellato il ministero dell’Università sulla richiesta della Normale di Pisa di rivalutare il bando Maeci Italia-Israele,. Fonti del Mur rispondono che “il giudizio sulla decisione ricalca quanto già espresso in occasione di decisioni simili, come quella dell’ateneo di Torino. In quell’occasione, il ministro Anna Maria Bernini aveva giudicato la scelta sbagliata, seppur assunta nell’ambito dell’autonomia delle università. Il ministro ha definito ogni forma di esclusione o boicottaggio “estranea alla tradizione e alla cultura dei nostri Atenei” e la diplomazia della scienza un potente ed efficace strumento per la fine dei conflitti e la ricerca della pace.
Le stesse fonti ricordano quanto dichiarato in una recente intervista: “le Università non possono schierarsi o entrare in guerra”, ha detto Bernini. Con questo, il ministro non vuole evidenziare un ruolo neutrale degli atenei, anzi ha più volte rimarcato come la diplomazia della scienza sia un potente ed efficace strumento per la fine dei conflitti e la ricerca della pace”.