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Cos’è il Patto sulle donne di Silvia Salis

È un “patto delle donne per le donne” quello che Silvia Salis, sindaco di Genova vuole presentare sia alla premier Giorgia Meloni che alla segretaria del Pd Elly Schlein. Dopo gli insulti ricevuti sui social, Salis propone un manifesto a tutte le donne della politica, contro la violenza di genere. A cominciare dall’introduzione dell’educazione affettiva nelle scuole 

Due giorni fa la sindaca di Genova Silvia Salis è intervenuta in Consiglio comunale leggendo alcuni insulti che riceve ogni giorno sui social. Da qui l’appello alle “donne della politica” per una battaglia bipartisan iniziando dall’introduzione dell’educazione sessuale e affettiva nelle scuole, che la giovane prima cittadina rivolge anche a Giorgia Meloni

FRONTE COMUNE PER L’EDUCAZIONE AFFETTIVA

“Se non sono abituato a gestire una donna di potere, allora, le do della p****a”, dice la sindaca di Genova che si è vista ricevere proprio questo tipo di insulti sui social. “L’educazione affettiva imporrebbe di domandarti perché apostrofi così quella donna, anziché dirle che non ti piace il suo lavoro” aggiunge, spiegando l’accaduto anche con l’esistenza di preconcetti riguardo a tutto ciò che ha che fare con la psicologia, le relazioni, le identità, che non richiederebbero studi scientifici al pari dell’ingegneria, ad esempio.

UNA BATTAGLIA CHE RIGUARDA TUTTI

Intervistata da La Stampa, Silvia Salis sostiene che sulle politiche sociali e culturali si è fatto molto poco perché si tratta di ambiti caratterizzati da una strutturale lentezza d’intervento.

La parità di genere non solo è un tema sociale ma anche economico che richiede investimenti di centinaia di milioni di euro. “Finché ci sarà un Paese dove metà della popolazione andrà a un terzo della velocità a cui potrebbe andare, saremo un Paese affaticato e in ritardo” chiosa Salis.

Un investimento economico da fare oggi, pur se i benefici si avranno nel medio-lungo termine.

IL FEMMINISMO NON È SOLO DI SINISTRA

Inoltre, nella prospettiva di Salis si tratta di una battaglia che le donne della politica, di tutti gli schieramenti, devono portare avanti per il futuro. Secondo la sindaca, occorre superare i pregiudizi del populismo di destra che per anni ha identificato il femminismo con le donne di sinistra, dal momento che il femminismo non ha etichette.

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