Skip to content

Covid, la corsa delle Regioni per evitare la zona gialla

Zona Gialla REGIONI IN ROSSO

Zaia: “Se continua così, tutta Italia finirà in zona gialla. Scongiuriamo almeno le chiusure di quella arancione”. E Zingaretti attacca l’egoismo dei No Vax

Quello che ancora poteva essere fatto per salvare il Natale è stato fatto. Ed è il Green Pass rafforzato che entrerà in gioco dal 6 dicembre. Data non casuale, visto che coincide con il ponte di Sant’Ambrogio, che almeno al Nord potrebbe movimentare parecchie persone, mentre nel resto d’Italia si festeggerà comunque l’Immacolata. Tuttavia, sono sempre più numerosi i presidenti di Regione che temono di finire in zona gialla.

“C’è da dire che verosimilmente, se continuerà così, tutta Italia, o quasi, passerà al giallo nelle prossime settimane”, è l’amaro commento rilasciato a Sky TG24 di Luca Zaia, presidente della Regione Veneto. “Poi da un lato – ha aggiunto l’esponente leghista – c’è la partita del Super Green pass che dovrebbe quantomeno blindare e scongiurare la chiusura di quelle che sono le zone arancioni, che prevederebbero, appunto, la chiusura dei confini comunali e di molte attività come bar e ristoranti. E dall’altro lato, invece, la strategia è quella di vaccinare, e vedo di buon grado che ci sia questa giornata, sembra sia domani, che prevede delle azioni vaccinali importanti. Peraltro – prosegue – noi siamo già in cima rispetto alla quota che ci verrà attribuita mercoledì: nel bollettino delle ultime ventiquattro ore abbiamo un buon bilancio perché abbiamo somministrato oltre 31mila vaccini”.

Molto duro con chi si attarda ancora a vaccinarsi Nicola Zingaretti, presidente del Lazio: “I no vax sono un insieme di molte cose diverse: ci sono persone che vanno convinte, altre che hanno solo paura, poi ci sono persone da Tso. Quello che li unisce è l’egoismo, perché sono dei privilegiati”, ha dichiarato ospite a “The Breakfast Club” su Radio Capital. “Possono non vaccinarsi perché lo abbiamo fatto noi e in modo irresponsabile attentano alla vita e all’economia. Noi abbiamo per un altro anno la sanità italiana condizionata dal Covid e questo ha ricadute drammatiche sulla presa in carica di altre malattie. Tutti dobbiamo fare un appello perché le persone si vadano a vaccinare”.

 

 

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER
Torna su