Covid, ora spunta pure la variante d’Egitto (in Abruzzo)

Si chiama C.11 ed è la variante d’Egitto del Covid. Rarissima, è stata individuata in Centro Italia, emersa dalle attività di sequenziamento condotte dal laboratorio di Genetica molecolare dell’Università di Chieti

Variante d’Egitto. Sembra una battuta di Totò, invece è il nuovo ceppo che potrebbe impensierire gli esperti, visto che è già presente sul nostro territorio e non se ne sa quasi nulla. È stata individuata in Abruzzo, emersa dalle attività di sequenziamento condotte dal laboratorio di Genetica molecolare – Test Covid-19 dell’Università di Chieti. Si tratta della variante “C.11”. «All’interno della sequenza – spiega il direttore del laboratorio, Liborio Stuppia – è presente una mutazione che è la stessa che si trova nella sudafricana e nella brasiliana. Non è comunque tra quelle al momento segnalate come pericolose». Due i pazienti su cui è stata accertata la presenza variante: sono rientrati di recente dall’Egitto.

Finora, il solo altro caso in Italia (nonché secondo al mondo) di variante d’Egitto del Covid era stato individuato dal Laboratorio di microbiologia dell’Asst Sette Laghi, a Varese, a inizio marzo. Secondo gli studi condotti al San Raffaele di Milano, dove è stato ricostruito l’intero genoma del virus e incrociato con la banca dati mondiale, quella rinvenuta in Lombardia (la stessa presumibilmente rintracciata ora in Abruzzo) era «una variante del virus riscontrata solo un’altra volta nel mondo, in un luogo molto lontano dall’Italia, in Thailandia, isolata in un viaggiatore di ritorno dall’Egitto». Da qui, appunto, il nome. «La struttura molecolare di questa variante non sembra presentare caratteristiche che potrebbero ridurre l’efficacia dei vaccini, dall’altro mostra mutazioni genetiche tutte da studiare», avevano precisato al momento del sequenziamento del primo caso gli esperti del laboratorio illustrando le caratteristiche di questo ceppo particolarmente raro.