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Dalla mobilità urbana parte il cambiamento delle città

Big Data e smart city nell’epoca della trasformazione digitale: l’intervento su Start Magazine di Barbara Covili, General Manager di my taxi Italia, la app che ha rivoluzionato il settore del mobilità urbana

Trasparenza, accessibilità, semplificazione, gratuità e condivisione in tempo reale, sono alcune delle principali caratteristiche della rivoluzione digitale in atto, che ha trasformato radicalmente il modo in cui comunichiamo, lavoriamo, fruiamo dei servizi e ci spostiamo. Una rivoluzione trasversale, che ha coinvolto i vari ambiti della nostra vita e più che mai un settore come quello della mobilità urbana, dove la tecnologia mobile ha completamente modificato il nostro modo di muoversi, semplificando l’accesso ad informazioni e servizi.

TRASPORTI A PORTATA DI APP

Basta, infatti, uno smartphone, per avere automaticamente a disposizione una grande selezione di app che rendono facilmente accessibili i vari servizi di mobilità: dai mezzi di trasporto pubblico, a quelli in condivisione (carscooter e bike sharing), dai taxi al car pooling, dalla ricerca di parcheggio al pagamento e rinnovo della sosta. Allo stesso modo, le grandi città contemporanee si stanno gradualmente trasformando in “piattaforme tecnologiche”, potenzialmente in grado di raccogliere ed analizzare le enormi quantità di dati in esse prodotte, per impiegarle come strumento decisionale di supporto, per fornire servizi a valore aggiunto ai cittadini e alle amministrazioni. Perché ciò accada, però, questi grandi quantitativi di dati devono poter comunicare tra loro, essere integrati e condivisi. Solo in questo contesto la città diventa un ecosistema davvero intelligente di servizi connessi da cui i cittadini possono trarre beneficio. E il cambiamento non è “solo” tecnologico, ma anche culturale: solo se i vari attori coinvolti, dalle Pubbliche amministrazioni, alle aziende private ai gestori di dati, capiranno l’importanza di poter gestire in modo fluido e in real time grandi quantitativi di dati provenienti da diverse fonti, si potrà effettivamente parlare di città connesse, intelligenti e al servizio del cittadino.

NECESSARIO LO SVILUPPO TECNOLOGICO ANCHE FUORI DAI GRANDI CENTRI URBANI

Quando ci scostiamo dai grandi centri urbani, però, nel nostro Paese ci scontriamo ancora con una condizione di arretratezza tecnologica che interessa diversi e complessi aspetti della nostra macchina organizzativa: dalla collaborazione tra pubblico e privato per la condivisione dei dati, allo stato di diffusione della Banda Larga e Ultra Larga, dalla spesa in tecnologie digitali della nostra Pa, all’interoperabilità tra i vari ecosistemi digitali.

La mobilità urbana oggi sta, inoltre, vivendo un momento di grande fermento con lo sviluppo, più o meno contemporaneo, di diversi servizi tutti accomunati dall’intento di rendere la mobilità più innovativa, digitale e sostenibile, sia da un punto di vista ambientale che economico. mytaxi, ad esempio, si inserisce e si integra perfettamente nel mix di servizi di mobilità presenti nelle nostre città, a partire dal servizio di trasporto pubblico locale, passando dai nuovi sistemi di bike e car sharing fino ad arrivare al car pooling e al più classico treno. Proprio in questa logica mytaxi ha stretto una partnership con Trenitalia, per integrare la lunga percorrenza con l’ultimo miglio e per semplificare la vita dei passeggeri.

AUMENTA L’OFFERTA DI SERVIZI SMART A DISPOSIZIONE DEL CITTADINO

Possiamo dire, quindi, che la compresenza di più servizi “smart” ha ampliato l’offerta per il cittadino che a sua volta diventa sempre più tecnologico e connesso. Un altro esempio di come un insieme di dati condivisi possa rappresentare uno strumento per contribuire alla realizzazione della così detta smart city, viene dal recente studio “Mobilità Urbana e Tecnologia: l’impatto dell’e-hailing”, realizzato da un’equipe di ricerca del CERTeT dell’Università Bocconi, insieme a mytaxi, e presentato in Senato lo scorso 18 settembre. Prendendo avvio dall’esigenza di capire gli influssi e i risvolti dell’e-hailing, ovvero della chiamata taxi tramite applicazione, nella mobilità urbana, il valore aggiunto dello studio è, infatti, quello di aver fornito una fotografia della mobilità urbana nelle nostre città. Dall’analisi dei risultati emersi, possiamo così capire quali siano i reali benefici apportati dall’e-hailing alla mobilità, tra cui il miglioramento della sicurezza, dell’affidabilità e della trasparenza del servizio di trasporto. In questo senso, quindi, i dati raccolti e i risultati dello studio rappresentano uno strumento utile ai decisori pubblici, alle aziende private e ai tassisti, per comprendere come sta cambiando il settore taxi dopo la diffusione dell’e-hailing e per agire nel mutato contesto urbano in modo più consapevole.

 

Articolo pubblicato su Start Magazine n.3/2018

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