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Decreto Cura Italia. Quali sono i 40 provvedimenti attuativi che dovranno essere approvati

Provvedimenti

Sono circa 40 i provvedimenti attuativi previsti dal decreto legge Cura Italia. Da quelli per la cig e le sanificazioni a quelli per la newco Alitalia e la nomina del commissario straordinario Domenico Arcuri

L’attuazione del dl Cura Italia chiamerà in causa il governo con 40 provvedimenti attuativi. Si tratterà di dpcm, dm e decreti direttoriali, ma sono attese anche circolari da Aifa, accordi e convenzioni. Alcuni di questi atti sono eventuali, ma la gran parte è decisiva per far dispiegare a pieno gli effetti delle relative misure.

40 PROVVEDIMENTI, NEMMENO TROPPI

Si tratta di un numero sostanzialmente basso rispetto alla portata dei circa 130 articoli del decreto, scelta questa in continuità con il primo dl economico, varato il 2 marzo scorso, che al suo interno conteneva solo una decina di decreti attuativi.

COSA RIGUARDANO

Nel merito, i decreti attuativi riguarderanno non solo il riparto di diversi fondi, da quelli per la cig in deroga e le sanificazioni al reddito di ultima istanza passando per i fondi emergenziali per cultura, scuola, università, agricoltura e internazionalizzazione, ma anche, gli strumenti di garanzia per le imprese, l’attuazione della sospensione per i mutui sulla prima casa e la nascita della newco Alitalia.

UFFICIALIZZARE LA NOMINA DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO PER L’EMERGENZA CORONAVIRUS

Servirà inoltre un dpcm per ufficializzare la nomina di Domenico Arcuri a commissario straordinario per l’emergenza a stretto contatto con Protezione civile e Palazzo Chigi. Arcuri è stato nominato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte. L’annuncio è stato dato lo scorso 12 marzo dallo stesso Conte dopo aver comunicato le nuove restrizioni a causa della diffusione del contagio e della crescita del numero di ammalati e di decessi.

Rinviata l’adozione delle norme attuative sulla riorganizzazione dei ministeri. Tra i 5 attuativi attesi sul fronte giustizia, spicca il provvedimento del Dap, d’intesa con il capo della Polizia per fissare il numero dei mezzi elettronici e degli altri strumenti tecnici da rendere disponibili per l’esecuzione della pena ai domiciliari. È atteso entro il 27 marzo.

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