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Decreto Rilancio, potenziamento del ministero della Salute e del Ssn. Tutti i dettagli della relazione tecnica

Palazzo Chigi

Il decreto Rilancio sarebbe atteso al Quirinale stasera, per la firma del presidente della Repubblica

Doveva essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale già oggi. Invece, il testo del decreto Rilancio approvato mercoledì della scorsa settimana in Consiglio dei ministri è ancora al vaglio della Ragioneria di Stato.

POTENZIAMENTO DEL SISTEMA SANITARIO NAZIONALE

Con il “decreto rilancio” vengono stanziati 3 miliardi e 250 milioni di euro per il Servizio sanitario nazionale. Con il decreto “Mettiamo in campo 9600 infermieri, con la figura dell’infermiere di famiglia, e investiamo in particolare sui servizi domiciliari alle persone fragili facendo passare l’Italia dal 4 per cento della platea di assistiti al 6,7 per cento, cioè lo 0,7 per cento in più della media Ocse”. Lo aveva dichiarato il ministro della Salute Roberto Speranza la settimana scorsa in conferenza stampa.

Molte risorse verranno utilizzate anche per potenziare la rete ospedaliera. “Con questo decreto si arriverà a 11.109 posti in terapia intensiva, il 115 per cento in più di quelli che avevamo prima dell’emergenza Covid. Non sappiamo quello che ci aspetta, gli esperti parlano della possibilità di una seconda ondata. Dobbiamo essere pronti”.

Altri 240 milioni sono previsti inoltre per nuove assunzioni e 190 milioni per incentivi ai medici, infermieri e a tutto il personale sanitario.

IL NODO SANITÀ PRIVATA E DELLE RSA

“Un incontro urgente sul rinnovo del contratto della sanità privata e delle Rsa”. A chiederlo, a poche ore dall’interruzione del tavolo contrattuale, al ministro della Salute, Roberto Speranza, e al presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, sono i segretari generali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, Serena Sorrentino, Maurizio Petriccioli e Michelangelo Librandi, che ricordano lo sciopero già proclamato per il prossimo 18 giugno per la sanità privata e le Rsa proprio sul rinnovo contrattuale.

Per i sindacati “la misura è colma, da 14 anni i lavoratori della sanità privata e da 8 quelli delle Rsa non vedono alcun aumento a fronte di profitti delle imprese che continuano a crescere grazie al contributo pubblico.  I sindacati confederali, quindi, chiedono a Speranza e Bonaccini, di adoperarsi “per i lavoratori che garantiscono quei servizi e che meritano di vedersi rinnovato il contratto. Non possiamo più giudicare affidabili soggetti datoriali che nel corso di questi mesi hanno disatteso ogni impegno, non solo quelli convenuti ai tavoli negoziali, ma anche quelli contratti ai tavoli istituzionali”.

 

IL TESTO INTEGRALE DELLA RELAZIONE TECNICA DEL DECRETO RILANCIO

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