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Di Maio nel Golfo e 25 aprile, è polemica: le prime pagine

Usa

Di Maio inviato Ue nel Golfo, l’esodo dal Sudan, il Pnrr, il progetto figli, la celebrazione del 25 aprile. La rassegna stampa

CORRIERE DELLA SERA

“La grande fuga dal Sudan” apre il  maggiore quotidiano nazionale in apertura.

“La Wagner con i ribelli per il traffico d’oro”, spicca a centro pagina.

“Caos e sbarchi, l’effetto Tunisia“, si legge nel taglio medio nel Dataroom.

“Parlamento, Consiglio e Commissione Euorpea dovranno cercare di chiudere dossier importanti. Decidere la risposta all’Inflation Reduction Act (IRA) varato da Biden, quindi valutare e scegliere fra aiuti di Stato e regole di mercato nei settori più esposti alla concorrenza cinese e ai sussidi americani”, scrive Giavazzi nel fondo.

In spalla spicca la nomina di Di Maio a inviato Ue per il Golfo (“Sarà Di Maio l’inviato della Ue per il Golfo. La Lega protesta”).

Subito sotto troviamo anche il nodo risorse del Superbonus (“Il Superbonus frena anche il taglio alle tasse”).

LA REPUBBLICA

“Meloni abiuri il fascismo”, apre il quotidiano Gedi.

“Di Maio inviato speciale Ue per il Golfo. La Lega: Scelta vergognosa” è il secondo titolo in evidenza.

A centro pagina spicca l’esodo di persone dal Sudan (“La grande fuga dal Sudan”).

Tema che torna nel taglio  medio, con l’analisi di Di Feo, intitolata “Così la Wagner si prende l’Africa”.

“C’è del metodo in questa follia di una Repubblica che celebra la festa della liberazione dal nazifascismo con l’evidente riserva della sua classe di governo”, scrive Ezio Mauro nel fondo.

Tema che torna subito sotto, nel pezzo di Ainis intitolato “Celebriamo il nostro  presente”.

In spalla spazio invece al Pnrr (“I 27 obiettivi del Pnrr che rischiano lo stop”).

Nella stessa sezione troviamo anche l’analisi del progetto che il Governo vuole mettere in campo per favorire la natalità (“L’incertezza del progetto figli”).

LA STAMPA

“Onore alle vittime del nazifascimo” apre il quotidiano torinese.

Il 25 aprile è un tema che torna anche nel taglio alto (“L’eterna trappola dell’identità”).

Nel fondo spazio alla geopolitica, con la nomina di Di Maio come rappresentante dell’Ue in Golfo (“Il ritorno di Di Maio Inviato Ue nel Golfo. L’ira di Lega e 5 Stelle”.

Argomento che torna nella stessa sezione. “Qualunque Paese europeo esulterebbe alla nomina di un proprio connazionale ad una carica europea o internazionale”, scrive Nathalie Tocci nel pezzo  intitolato “Il no autolesionista di un Paese confuso”.

Tante le notizie in spalla, dai ritardi del Pnrr (“Il ritardo del Pnrr abbatte la crescita sul Def peseranno i pochi investimenti”) al decreto lavoro (“Contratti, cuneo, reddito ci sono solo 3,5 miliardi”), passando per gli sbarchi dei migranti (“Ma io vedo i tanti rischi della cattiva integrazione”).

IL SOLE 24 ORE

“Scuole, per aule e istituti 13 miliardi di fondi ma pochi cantieri” titola in apertura il quotidiano di Confindustria.

“Meno beneficiari per i bonus casa 2023”, si legge nel fondo. “Per gli sconti più elevati la detrazione esclude oltre il 90% dei contribuenti”, si legge nel sottotitolo.

Nella stessa sezione troviamo la riforma civile (“Assicurazionim tempi ridotti  per preparare le difese”).

A centro pagina spiccano i dati sull’Irpef 2021 (“Il Fisco leggere convince i cervelli: rientri cresciuti di quasi il 30%”).

Subito accanto torivamo invece i dati sul lavoro. “Tre milioni dui rapporti a termine con causali da contrattare”, scrivono Melis e Uccello.

Tante le notizie in spalla, dal bando per i giudici (“Giudici tributari verso il primo maxi concorso”) ai sostegni (“Assegno unico, non lo chiede il 12% di chi ne ha diritto”), passando per il Codice Appalti (“Commpensi più alti ma per le gare accesso difficile”).

IL FOGLIO

“La libertà vigilata” apre il quotidiano diretto da Claudio Cerasa. “Una parola e un’idea, quasi assente nel dibattito pubblico a destra e a sinistra. Con un ruolo da comprimaria, ma i da protagonista. Eppure la libertà non è solo giusta, è anche necessaria per un futuro di prosperità. Un’indagine sull’Italia con le mani legate, alla vigilia del giorno della Liberazione”, si legge nel sottotitolo.

“Dimenticare la crescita, l’involontario assist di Schlein per Meloni”, scrive il direttore nel fondo. “La leader dem ha scelto una netta discontinuità con il Pd di governo, ma il rinnovamento del partito, con la sua fuga dal riformismo, rischia di regalare alla destra molte battaglie di sinistra e di trasformare FdI nell’unico grande partito interessato alla crescita”, si legge nel sottotitolo.

“Federico Rampini racconta che l’Onu si è sbagliata di centinaia di milioni nelle sue previsioni demografiche africane, in particolare il famoso irrefrenabile e minaccioso boom delle nascite in Nigeria”, scrive Ferrara subito sotto, nel pezzo intitolato “Il futuro inghiottito da una futurologia invasiva e presuntuosa”.

DOMANI

“Esperimento Meloni” apre il quotidiano diretto da Emiliano Fittipaldi. “La premier ha cercato di trasformare FdI in un partito conservatore di stampo europeo. Ora che i consensi calano torna la propaganda radicale”, si legge nel sottotitolo.

Nel fondo spazio al tema del 25 aprile. “Il potere segreto di La Russa e la timidezza della premier”, titola Corrado Formigli.

“Alta tensione sul metodo Pinelli. Al Csm tutti contro il leghista”, scrive Merlo nei “Fatti”.

“La guerra in Sudan è un rompicapo geopolitico”, titola Giro nell'”Analisi”.

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