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DL Semplificazione: dalle comunicazioni Iva alla Tasi, ecco gli emendamenti della maggioranza

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La Guardia di Finanza non avrà più l’obbligo di effettuare controlli ogni cinque anni nei confronti delle imprese medio-grandi. È quanto prevede un emendamento di Alberto Gusmeroli (Lega) presentato alla proposta di legge sulla semplificazione fiscale, all’esame della commissione Finanze della Camera. Gusmeroli è, insieme a Carla Ruocco del M5s, presidente della commissione, primo firmatario del provvedimento. Gli emendamenti presentati sono poco più di 200.

NOVITÀ PER LA TASI

La stessa Ruocco ha presentato alcuni emendamenti. Uno prevede la soppressione del pagamento della Tasi (Tributo per i servizi indivisibili) per i cosiddetti “immobili merce”, cioè che le imprese edili hanno costruito ma non sono ancora riuscite a vendere. Al momento la normativa prevede che non siano esentati dal pagamento. La Ruocco, con un altro emendamento, chiede anche di sopprimere gli Isa, gli indicatori di affidabilità, i “successori” degli studi di settori. L’Agenzia delle Entrate dovrebbe utilizzare gli Isa dal gennaio 2019 per valutare l’affidabilità di imprese e professionisti. Se l’emendamento fosse approvato, gli Isa verrebbero cancellati per tutte le categorie già del periodo di imposta 2018. Un altro emendamento della Ruocco propone che lo spesometro con cui le aziende comunicano le operazioni transfontaliere all’Agenzia delle Entrate diventi un obbligo annuale e non più mensile.

SULLE COMUNICAZIONE IVA…

Tra i vari interventi previsti dalla proposta di legge, con l’articolo uno “si provvede all’abolizione delle comunicazioni dei dati delle liquidazioni dell’imposta sul valore aggiunto (Iva) in concomitanza con l’avvio a regime dell’obbligo di fatturazione elettronica tra operatori economici residenti, stabiliti o identificati nel territorio dello Stato” mentre “l’articolo 3 vieta all’amministrazione finanziaria di chiedere ai contribuenti, in sede di controllo formale delle dichiarazioni dei redditi, dati e informazioni già in possesso della stessa”.

RAPPORTI CON L’AGENZIA DELLE ENTRATE

Nell’ottica di semplificare i rapporti con il fisco, con l’articolo 6 si prevede l’adozione di provvedimenti del direttore dell’Agenzia delle entrate per la semplificazione dei modelli dichiarativi, con cadenza annuale mentre l’articolo 7 semplifica l’autodichiarazione del rispetto del limite di franchigia da parte del percipiente, a vario titolo, di compensi, rimborsi, premi e indennità erogati da associazioni sportive dilettantistiche.

Per quanto riguarda i contenziosi, l’articolo 11 mira a introdurre il contraddittorio tra il contribuente e l’ufficio finanziario come fase “endoprocedimentale obbligatoria in tutti i procedimenti di controllo fiscale”, da attuare in via preventiva rispetto alla formazione dell’atto impositivo. “La previsione – spiegano i proponenti – costituisce applicazione dei princìpi espressi nello statuto dei diritti del contribuente, incrementa l’apporto probatorio fondante il recupero a tassazione e definisce in maniera più puntuale il quantum dell’obbligazione tributaria, in ossequio ai princìpi di effettività, realtà e attualità della capacità contributiva.

FATTURA ELETTRONICA

L’articolo 15, infine, mitiga il trattamento sanzionatorio nel primo anno di applicazione dell’obbligo di fatturazione elettronica delle operazioni relative all’Iva, nonché quello applicabile in caso di errata applicazione dell’inversione contabile.

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