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Emergenza rifiuti a Roma. Davvero Zingaretti e Raggi hanno risolto?

Rifiuti Roma

Sindaca Raggi, ministro Costa e presidente della regione Zingaretti hanno assicurato che l’emergenza rifiuti a Roma rientrerà in 15 giorni. Ma c’è chi è molto scettico al riguardo

Necessario un accordo per la risoluzione del problema rifiuti a Roma. E al più presto. Era questo l’obiettivo del vertice di questa mattina presso il Ministero dell’Ambiente. Alla cabina di regia sui rifiuti a Roma con il ministro Sergio Costa si sono incontrati anche il presidente della regione Lazio Nicola Zingaretti, la sindaca di Roma Virginia Raggi e il prefetto Gerarda Pantalone.

ROMA RIPULITA IN 15 GIORNI

Raddoppiati i tempi per ripulire Roma dai rifiuti previsti nell’ordinanza firmata da Zingaretti. Concessi ad Ama da 7 a 15 giorni. L’ordinanza inoltre non diventerà coercitiva per la parte che riguarda gli impianti, perché sarebbe stato necessario nominare un commissario.

COSTA: “ACCORDI PER PORTARE RIFIUTI ALL’ESTERO”

«Gli impianti ci sono. Ora Ama pulirà le strade”. Ha annunciato al termine della riunione il ministro Sergio Costa, come ha riportato il Messaggero. “Per il medio termine si stanno concludendo accordi per portare i rifiuti di Roma all’estero – in Svezia – in modo poi con il nuovo piano regionale dei rifiuti da avere il tempo di realizzare nuovi impianti, a partire da quelli di compostaggio per l’umido. Entro 15 giorni – ha aggiunto – Roma torna alla normalità”.

FANNO ECO RAGGI E ZINGARETTI

“Ora c’è collaborazione di tutte le istituzioni. La situazione migliorerà perché finalmente si possono portare i rifiuti negli impianti” ha dichiarato la sindaca Raggi. Zingaretti non ha avuto dubbi: “Lo spirito di collaborazione di oggi aiuterà Roma a superare questa fase complicata”.

IL COMMENTO DI ROBILOTTA, EX CONSIGLIERE REGIONE LAZIO

Su Facebook, Donato Robilotta, Consigliere della Regione Lazio dal 2005 al 2010, ha espresso tutti i suoi dubbi riguardo gli annunci di oggi.

Qui Pisana.
Sulle agenzie leggo il resoconto dell’incontro istituzionale sull’emergenza rifiuti con Zingaretti e la Raggi.
Non vorrei aver letto male ma il succo è: va tutto bene, l’emergenza sta rientrando, a giorni finirà perché gli impianti del Lazio sono sufficienti ad accogliere tutti i rifiuti di Roma.
Subito dopo leggo, sempre dal resoconto, che ci si sta apprestando a portare parte dei rifiuti di Roma all’Estero, Svezia e Bulgaria, e si stanno cercando di fare i relativi accodi per l’uso dei termovalorizzatori e delle discariche in quei paesi.
Leggo ancora che bisognerà costruire nuovi impianti che saranno previsti dal piano regionale.
Se le parole hanno un senso, se gli impianti del Lazio fossero sufficienti non ci sarebbe bisogno di portare i rifiuti all’estero né di costruirne di nuovi.

La verità è che gli impianti non sono sufficienti.

Mi faccio una sola domanda. Ma con che faccia Zingaretti e Raggi chiedono di utilizzare termovalorizzatori all’estero quando loro hanno chiuso quello di Colleferro, hanno detto no al decreto del Governo Renzi che prevedeva 4 termovalorizzatori nel Lazio di cui 1 a Roma, e dicono No in maniera ideologica a questo tipo di impianti?

 

https://www.facebook.com/donato.robilotta/posts/10217445699831925

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