L’intervista di Policy Maker al presidente di Sinistra per Israele Emanuele Fiano, dopo l’increscioso episodio di ieri all’Università Ca’ Foscari
Architetto, già parlamentare del centrosinistra per quattro legislature consecutive, figlio di un deportato nei campi di sterminio durante la Seconda Guerra mondiale, Emanuele Fiano è il presidente di Sinistra per Israele. Durante un incontro all’Università Ca’ Foscari di Venezia sul tema della pace tra Israele e Palestina a cui era invitato come relatore, un gruppo di attivisti e militanti antagonisti ha fatto irruzione nell’aula, rivolgendogli insulti e minacce. Chiediamo a Fiano quali temi avrebbe affrontato se non fosse stato interrotto.
Parliamo del tema di cui avrebbe discusso all’università se non fosse stato interrotto. Quali prospettive di pace ci sono in Medio Oriente dopo la nuova escalation di ieri sera?
C’è chi dice che l’accordo in Medio Oriente è sia una tregua provvisoria, ma il rilascio degli ostaggi e dei prigionieri di entrambe le fazioni, lo stop ai bombardamenti e alle morti di civili sono un primo passo verso la pace. Per quanto riguarda le prospettive future, invece, il nodo principale è il riconoscimento dello Stato palestinese, condizione che dubito che il primo ministro Benjamin Netanyahu accetterà tanto facilmente. L’effettivo disarmo di Hamas sarà un altro elemento importante.
Quali sono i veri meriti di Trump nella tregua in Medio Oriente secondo lei?
Il presidente Trump ha sicuramente il merito di aver sfruttato correttamente l’influenza degli Stati Uniti per porsi come mediatore e mettere insieme le diverse anime del mondo arabo. Se la tregua reggerà e con il tempo si arriverà a un accordo di pace, Trump otterrà una vittoria politica importante.
Quali responsabilità ha la politica nel clima di odio che si è creato in questi mesi in Italia? C’è il rischio di un ritorno degli anni di piombo secondo lei? Come riportare la discussione su binari costruttivi?
Non vedo il rischio imminente di un ritorno degli anni di piombo in Italia. Certo è, però, che il dibattito negli ultimi anni si è inasprito, soprattutto a causa del conflitto in Ucraina e in Medio Oriente. È responsabilità della politica riportare un clima di dialogo e mediazione. Al contrario, negli ultimi anni assistiamo sempre più spesso a un clima di derby calcistico tra partiti, invece di confrontarsi costruttivamente sulle proposte.
Accoglierà l’invito della ministra Bernini di tornare all’università Ca’ Foscari insieme a lei?
Ho accolto con piacere l’invito della ministra dell’università e della ricerca, Anna Maria Bernini, a tornare insieme all’Università Ca’ Foscari di Venezia. Stiamo già organizzando la visita per il 4 novembre.

