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Fridays for future, i ragazzi in piazza per il clima

Fridays for Future, la più grande iniziativa studentesca globale in difesa dell’ambiente vede coinvolti circa 200 Paesi e 1700 città

Decine gli appuntamenti con cortei e sit-in nelle piazze di tutta la Penisola, da Milano a Roma, da Padova a Bari, da Torino a Bologna. Migliaia di studenti liceali e universitari in piazza oggi in tutta Italia per pretendere dai governi azioni concrete contro il cambiamento climatico, l’inquinamento e il riscaldamento globale che mettono a rischio il futuro della Terra.

LE MOTIVAZIONI DELLA MANIFESTAZIONE

Gli organizzatori, solidali con Greta Thunberg la ragazza svedese impegnata per lo sviluppo sostenibile e contro il cambiamento climatico, da cui è partito tutto e per cui ieri è stata proposta la candidatura per il nobel per la pace, rivendicano l’importanza della scienza nel capire e risolvere questa crisi ecologica.

Secondo l’ultimo report dell’IPCC, l’organismo scientifico dell’ONU, sono rimasti circa undici anni per evitare di oltrepassare il punto di non ritorno. Per questo secondo gli organizzatori l’intera popolazione mondiale si trova ora a dover cambiare rotta verso una maggiore attenzione al pianeta, per evitare alle future generazioni di vivere nelle conseguenze di questa crescente emergenza.

Hanno dichiarato “Abbiamo abitato questo pianeta per pochi anni, troppo pochi perché qualcuno possa rimproverarci o addossarci le colpe dell’inquinamento dell’aria, dell’acqua, della terra – hanno spiegato gli organizzatori – Vogliamo che multinazionali, compagnie miliardarie fermino la devastazione ambientale che i loro sistemi di produzione provoca. E mentre loro saranno impegnati su questo fronte a noi, che lottiamo e combattiamo per il qui e ora, spetterà la costruzione di un’alternativa, di un mondo realmente vivibile, sano, giusto”.

GLI SLOGAN

I giovani che stanno scendendo in piazza hanno esposto cartelli e striscioni con le scritte “Siamo ancora in tempo” “Sciopero mondiale per il futuro”, “Ci siamo rotti i polmoni”, “E’ inutile conquistare la luna per poi perdere la terra”.

LA REPLICA DEL MINISTRO BUSSETTI

Il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti, apprezzando le motivazioni della manifestazione, con un post su Facebook, ha voluto replicare a chi lo aveva accusato di aver detto agli studenti di non manifestare: «Mi accusano di aver detto che gli studenti non devono manifestare, che domani devono andare a scuola. Come ministro ho solo confermato, non potrei fare altrimenti, che domani (oggi, ndr) le lezioni si svolgeranno regolarmente. Si tratta di un servizio pubblico che è mio dovere garantire».

https://www.facebook.com/marcobussettiofficial/posts/579502895860848

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