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Governo, come si è arrivati al nuovo incarico a Conte

Conte

Pronto il Governo Conte Bis. Ecco le mosse dei principali partiti che hanno determinato questa evoluzione della crisi. L’articolo di Simone Martino

Oggi, dopo il secondo giro di consultazioni con i responsabili dei partiti, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha affidato al professor Giuseppe Conte l’incarico per formare il nuovo governo. Si tratterà di un Conte bis, con il Movimento 5 Stelle e il Partito Democratico pronti a votargli la fiducia.

GIUSEPPE CONTE, L’EUROPA E I MERCATI

Il professor Giuseppe Conte si appresta dunque a mantenere la Presidenza del Consiglio. Voluto dal Movimento 5 Stelle, non tesserato come Lui stesso ha dichiarato, dopo aver fatto l’equilibrista tra Di Maio e Salvini ora probabilmente avrà col nuovo governo maggiore autonomia e potere.

L’endorsement ricevuto da Trump al G7 e il ruolo che ha giocato sull’elezione del Presidente della Commissione Europea, non dimenticando la telefonata che aveva ricevuto da Macron a maggio 2018 quando era stato incaricato per la prima volta da Mattarella, fanno di Lui oggi un Presidente ben voluto dalla Europa non sovversiva.

A confermarlo sono anche l’andamento delle borse: gli indici europei sono tutti in rialzo, Piazza Affari svetta ed è la migliore e lo spread scende a quota 170. Ci sarebbe da dire: “chi ben incomincia….

L’INCOMPRENSIBILE LEGA?

Cosa ha fatto la Lega? Cosa ha fatto Matteo Salvini? Sono impazziti all’improvviso? Probabilmente no. Forte del consenso elettorale vicino quasi al 40%, Matteo Salvini voleva le elezioni. Ha preferito rischiare, ciò che poi si è concretizzato, pur di avere una possibilità di andare al voto e liberarsi degli alleati grillini che bloccavano le riforme che Lui e la Lega volevano portare avanti, liberarsi di un Presidente del Consiglio che stava riscuotendo un forte gradimento all’estero e ribadire con forza la scia di Sovranismo in Europa.

Il tentativo non gli è riuscito, ma ora all’opposizione potrà tornare a tuonare contro il PD e i 5 Stelle, spostare l’attenzione dal “tutti contro Salvini”, aspettando i risultati elettorali, che già dalle imminenti amministrative in alcune regioni importanti, daranno forti indicazioni.

IL MOVIMENTO 5 STELLE RESISTE…

E così il M5S è riuscito a resistere all’onda verde della Lega e soprattutto al pericolo delle elezioni anticipate invocate da Matteo Salvini. Non è stato facile e probabilmente, senza la miccia accesa da Matteo Renzi (PD), l’esperienza di governo dei grillini sarebbe terminata nel loro momento peggiore con i sondaggi che registravano un forte calo di consensi, già manifestatosi con le Europee, rispetto al risultato elettorale che gli aveva premiati come primo partito d’Italia.

Resiste il M5S anche se al suo interno ci sono stati segnali che fanno presagire che qualche crepa resterà. Le dichiarazioni del fondatore e massimo speaker Beppe Grillo sulla possibilità che forse sia meglio individuare Ministri tecnici non sono passate inosservate. Così anche il malumore di Luigi Di Maio, su un suo paventato passo indietro dal ruolo di Vicepremier ha acuito quei segnali di poca tranquillità all’interno del movimento.

Per non parlare poi degli elettori che si trovano ad assistere ad un’alleanza con il Partito Democratico, senza forse potersi esprimere sulla piattaforma Rousseau.

OCCASIONE PER IL PARTITO DEMOCRATICO?

E sì il PD ha una grande occasione. All’improvviso si ritrova al governo. Con un triplo salto mortale la direzione del PD ha approvato ieri una linea opposta a quanto il Segretario Nazionale Nicola Zingaretti aveva dichiarato poche settimane fa.

Una scelta che ha di fatto attuato quello che era stato il suggerimento immediato di Matteo Renzi, “alleiamoci con i 5stelle”. Lo stesso Renzi che però ieri non era presente in direzione, una direzione che tra l’altro ha riservato una “standing ovation” per Zingaretti e che ha registrato l’uscita di Carlo Calenda dal partito.

“È stata scelta la via della responsabilità” ha dichiarato Zingaretti, consapevole di non poter festeggiare sino in fondo perché all’interno del PD le varie correnti scalpitano con Renzi che sembra fare il Segretario Ombra e che forte del numero dei suoi parlamentari, proverà a giocarsi la sua partita, sapendo però che oltre a Zingaretti dovrà vedersela anche con il Presidente del Consiglio.

IL RESTO DEL CENTRO DESTRA CONFUSO?

Forse in Forza Italia un po’ di confusione regna. Il messaggio del Presidente Silvio Berlusconi all’uscita dall’incontro con il Presidente Mattarella, sembra registrare un apparente allontanamento dai toni “populisti” rimproverati a Salvini e allo stesso tempo l’ennesima apertura ad un nuovo centro destra con gli amici della Lega a patto che Forza Italia sia il centro propulsivo di tale compagine.

Confusione assente in Fratelli d’Italia che volevano le elezioni anticipate, che giudicano questo nuovo governo l’ennesimo inciucio e che con Giorgia Meloni convocano la Piazza. L’unico dubbio, semmai, glielo ha creato Salvini con il suo appello dei giorni scorsi a Di Maio per riprovare a fare di nuovo un governo giallo-verde.

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